Fano, FdI dà voce ai residenti di via degli Schiavoni: «Anarchia in quella strada, sul rettilineo come in una pista»

Fano, FdI dà voce ai residenti di via degli Schiavoni: «Anarchia in quella strada, sul rettilineo come in una pista»
Fano, FdI dà voce ai residenti di via degli Schiavoni: «Anarchia in quella strada, sul rettilineo come in una pista»
di Andrea Amaduzzi
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Sabato 27 Gennaio 2024, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 11:21

FANOTocca ora alla viabilità anarchica di via degli Schiavoni fertilizzare il terreno della polemica politica. Cavalca infatti la protesta dei residenti del condominio Sassonia 3 Fratelli d’Italia, che ne sposa le richieste di riordino e regolamentazione di quella strada cieca parallela a via Ruggeri.

L’analisi

«Auto e motocicli percorrono il rettilineo a forte velocità, con conseguente pericolo per la circolazione dei pedoni.

Un problema che si acuisce particolarmente nel periodo estivo» documenta la coordinatrice fanese Manocchi, che riferisce anche dell’istanza di un incontro per esaminare congiuntamente il dossier riproposta all’attuale assessora ai Lavori pubblici Brunori, dopo essere stata già sottoposta alla collega Tonelli dalla quale era stata preceduta nell’incarico, che sarebbe rimasta inascoltata. Gli interventi invocati consistono nella collocazione di dossi o rallentatori «che inibiscano l’alta velocità», oltre alla implementazione «di strisce di attraversamento che consentano ai pedoni di raggiungere dall’ingresso principale del condominio il percorso di raccordo con via Ruggeri». Pressing anche per la configurazione «di segnaletica orizzontale per disciplinare la sosta della auto, prevedendo uno stallo per disabili» e infine «per il rifacimento del manto stradale degradato a seguito di lavori», senza omettere «un divieto di sosta per camper che stazionano per lunghi periodi». Per i residenti si tratterebbe di «interventi minimi», di qui la frustrazione perché sulla questione «non è arrivata alcuna risposta». E all’invito a portare pazienza, Fratelli d’Italia obietta: «Per quanti anni ancora?». Resta invece particolarmente a cuore dell’Udc lo stato in cui versa San Lazzaro e in particolare la condizione di abbandono in cui è stato lasciato piazzale Bonci. «Una grande stonatura» stigmatizza il coordinatore comunale Pollegioni, alludendo al contraltare rappresentato dall’operazione elegante, anche se un tantino ridondante rispetto alla reale portata del flusso pedonale, condotta su viale Mariotti, di cui piazzale Bonci costituisce l’appendice. Anche su quella l’Udc ha da ridire, ritenendo eccessivo proprio l’intervento di pavimentazione della banchina perdonale «che ha ridotto di molto la larghezza del percorso stradale, reso già difficoltoso dai parcheggi a spina di pesce», con ricadute anche sulla sicurezza dei ciclisti che transitano sulla ciclabile.

Il degrado

Non manca una virata sulle asfaltature, di cui necessitano molte altre strade del quartiere («via Vittorio Veneto, via Giuglini e via Lelli in particolare, tutte di una certa importanza anche per raggiungere il Pronto soccorso del Santa Croce») definite «talmente malridotte da risultare impercorribili anche in bicicletta».

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