Muore a 26 anni schiacciato da un macchinario: Giacomo Cesaretti aveva perso il padre da bambino

Muore a 26 anni schiacciato da un macchinario: Giacomo Cesaretti aveva perso il padre da bambino
Muore a 26 anni schiacciato da un macchinario: Giacomo Cesaretti aveva perso il padre da bambino
di Oscaldo Scatassi
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Giovedì 6 Aprile 2023, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 17:16

FANO - Tragedia nello stabilimento della ditta Polver, a Fano in via Papiria, dove ieri mattina ha perso la vita Giacomo Cesaretti, un operaio di 26 anni che stava lavorando ad alcuni macchinari. Secondo la prima ricostruzione dell’episodio il giovane fanese, che abitava a Roncosambaccio, si trovava nella zona di una vasca utilizzata per la verniciatura, quando è stato agganciato da un carro-ponte che poi l’avrebbe trascinato e schiacciato contro un muro.

Tanti mezzi di soccorso

Non c’è stata alcuna possibilità di salvarlo: sia i mezzi del 118 sia l’eliambulanza proveniente da Ancona sono rientrati vuoti alla base. La situazione è precipitata intorno alle 7:15 di ieri e in breve tempo anche il personale di altre ditte in via Papiria ha capito che alla Polver era appena accaduto qualcosa di una gravità estrema, perché sullo stabilimento hanno cominciato a convergere mezzi di soccorso e forze dell’ordine a sirene spiegate. Lo stabilimento è stato infatti raggiunto anche dai vigili del fuoco, dagli agenti del commissariato e dalla polizia scientifica, che ha effettuato gli accertamenti sul luogo dell’infortunio mortale: cause e dinamica sono ancora da definire con certezza. Intervenuti inoltre gli ispettori dell’Azienda sanitaria territoriale, ai quali è affidato il caso. Davanti alla sede di Polver, un’industria specializzata nella verniciatura di componenti metallici con una trentina di dipendenti, si è formato un piccolo presidio sindacale unitario. Il terribile episodio è un ulteriore, tragico capitolo nella storia di una ferita sempre aperta, qual è (nelle Marche come nel resto del Paese) il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. 

Due precedenti nel 2023

Da gennaio a febbraio, sulla base dei dati disponibili sul sito dell’istituto Inail, nella provincia di Pesaro Urbino sono stati due gli infortuni con esito mortale; uno è invece accaduto nello stesso periodo dello scorso anno.

Quanto al dato complessivo, le denunce sono state 597 nei primi due mesi del 2023, mentre erano 683 nel 2022. Forte in città lo sgomento provocato dalla tragedia. I social hanno funzionato come cassa di risonanza e in breve tempo la notizia riguardante la morte di Cesaretti si è diffusa a macchia d’olio, in particolare tra gli operai come lui. Colpiti i residenti di Roncosambaccio, dove abitava Giacomo insieme con la sua famiglia. Un piccolo borgo sulla prima fascia collinare tra Fano e Pesaro, dove tutti si conoscono: «Un ragazzo d’oro. Era gentile, buono e tanto educato». 

La denuncia dell’Anmil

L’ennesimo dramma sul lavoro è, a giudizio di Francesco Mazzacchera, presidente provinciale dell’associazione Anmil, «straziante e inaccettabile». «Un dolore – prosegue – che è una sconfitta per tutta la società. La ripresa delle attività produttive nel post-pandemia ha portato, purtroppo, a una recrudescenza del fenomeno infortunistico, sia a livello nazionale che locale. Attendiamo l’esito delle indagini e ribadiamo l’invito a tutti, datori di lavoro, lavoratori stessi, parti sociali e istituzioni, di tenere sempre alta la guardia e di predisporre tutte le necessarie misure preventive di sicurezza. Alla famiglia e ai colleghi le più sentite condoglianze».

Giacomo Cesaretti, il 26enne deceduto ieri mattina alla Polver, viveva a Roncosambaccio di Fano insieme con sua madre e il fratello minore. Tempo addietro un altro lutto stretto: la morte del capofamiglia. Ricorda Giacomo la sua pagina Facebook, che contiene alcune fotografie (una lo ritrae sorridente in compagnia del suo cane) e qualche notizia sulla sua vita. Cesaretti aveva studiato al liceo Nolfi di Fano.

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