Ecco la prima pietra del parco
Inaugurata la collina dei giochi

Ecco la prima pietra del parco Inaugurata la collina dei giochi
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Sabato 21 Settembre 2019, 07:15
FANO  - Dopo l’inaugurazione del nuovo ponte sull’Arzilla, l’inaugurazione del parco dell’aeroporto è stata il secondo grande evento della seconda giunta Seri. A giudicare dal risultato sembrerebbe che l’importanza di questo taglio del nastro sia ridimensionata perché ieri è stata formalmente aperta al pubblico una collinetta con due scivoli e qualche gioco attorno impiantati su una superficie variopinta antiurto. 

 

In realtà costituisce il punto di arrivo e allo stesso tempo di partenza di un progetto che la città aspetta da trent’anni; è il primo stralcio di un intervento molto più ampio che continuerà negli anni successivi e che già nel 2020 comporterà un investimento maggiore. La spesa per realizzare l’area ludica ieri inaugurata è stata di 174mila euro, per il prossimo anno sono stati messi a disposizione 600mila euro per appaltare due lotti: il primo vedrà la ristrutturazione dell’edificio occupato fino a poco tempo fa dal Grizzly, che sarà trasformato in casa del parco, dove potranno essere allestite mostre, organizzati incontri e iniziative che contribuiranno alla vita del parco stesso; il secondo consiste nella ristrutturazione di tutta l’area tra la strada dell’aeroporto e il vecchio hangar con tassello a prato, sistemazione dei percorsi esistenti, nuovi filari arborei, la realizzazione di un playgound in resina, dove potranno essere praticate varie attività sportive e un collegamento con il quartiere del Vallato, come oggi esiste con quello di San Lazzaro; al tempo stesso verrà attuata una limitazione degli accessi carrabili. A tagliare il nastro è stato il sindaco Massimo Seri, con gli assessori Samuele Mascarin (ambiente), Cristian Fanesi (urbanistica), Fabiola Tonelli (Lavori Pubblici). Allo stesso tempo è stato ricordato Luciano Polverari che per realizzare questo obiettivo ha dedicato la sua vita. 

Commosso l’intervento di Anna Tonelli, la moglie, che dopo la morte di Luciano ne ha colto l’eredità e ha portato avanti la battaglia, supportata da tutti gli aderenti alla associazione Bartolagi per donare alla città una nuova area verde completamente attrezzata. Anche da parte degli amministratori non è stata nascosta la soddisfazione: il sindaco per aver rispettato una promessa fatta 6 anni fa; 6 anni che hanno visto concludersi le non facili pratiche di acquisizione dell’area dal demanio, di variante, di progetto di idee, di progetto esecutivo e reperimento dei fondi; l’assessore Mascarin per aver visto realizzarsi un sogno; l’assessore Fanesi per aver felicemente concluso, insieme al dirigente Adriano Giangolini, un lungo iter amministrativo. Il proseguimento del progetto è stato affidato allo Studio Silva di Bologna, rappresentato da Marco Sassatelli, lo stesso che ha vinto il concorso di idee e ha realizzato l’esecutivo del primo stralcio.
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