De Poli (Noi Moderati) in visita al carcere di Villa Fastiggi: «Ambienti insalubri e alla polizia penitenziaria servono i taser»

De Poli (Noi Moderati) in visita al carcere di Villa Fastiggi: «Ambienti insalubri e alla polizia penitenziaria servono i taser»
De Poli (Noi Moderati) in visita al carcere di Villa Fastiggi: «Ambienti insalubri e alla polizia penitenziaria servono i taser»
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Venerdì 3 Febbraio 2023, 17:33 - Ultimo aggiornamento: 22:24

Un'interrogazione parlamentare al Ministro Nordio per sapere se intende dotare la polizia penitenziaria di strumenti adeguati tra cui il Taser. La presenterà Antonio De Poli, il capogruppo di Noi Moderati al Senato, dopo aver visitato il carcere di Pesaro.

«Ambienti insalubri»

«Nel carcere di Villa Fastiggi  - ha sottolineato - ho riscontrato gravi e significative carenze infrastrutturali: innanzitutto il degrado in cui si trova l'edificio con la presenza di umidità nelle murature che è una delle cause principali di insalubrità di questi ambienti, oltre alle problematiche legate sia agli impianti elettrici che idraulici e alla scarsità di risorse anche umane che non consente una gestione ottimale. È una situazione che rischia seriamente di ledere la dignità dei detenuti ma anche di chi lavora all'interno dell'istituto penitenziario. Porterò il dossier a Roma».

Ilaria Cucchi a Opera: «Cospito, situazioni allarmanti»

«Ho trovato le condizioni di Alfredo Cospito a dir poco allarmanti e peggiora di giorno in giorno, di ora in ora» ha invece raccontato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, che è legata alle Marche per la sua presenza assidua nella zona di Pian del Bruscolo, al termine della visita di circa un’ora al carcere di Opera a Milano, dove ha incontrato il detenuto anarchico al 41 bis. «La cosa che mi dà più preoccupazione - ha aggiunto Cucchi - è che non ha alcuna intenzione di interrompere lo sciopero della fame. Dice che per lui è una lotta politica».

 

A Cospito "ho chiesto più volte come sta, se riesce ad andare avanti e se ha le forze.

E mi ha chiesto di non interessarmi a lui, ma di pensare agli altri, ai detenuti anziani, malati, che sono al 41 bis. Io su questo ovviamente farò una riflessione", ha affermato la senatrice.

“La prima cosa che mi ha detto vedendomi è stata che non vuole più incontrare nessun politico”, ha poi fatto sapere Cucchi, sottolineando: “Io sarò l’ultima che incontrerà e mi ha incontrato solo ed esclusivamente per la mia storia e per quello che rappresento”. “È questo il motivo per cui io oggi sono venuta qui: mio fratello è morto di carcere e nessuno più deve morire di carcere”, ha concluso.

Più tardi, a margine di un incontro con la società civile a Milano, Cucchi ha si è detta "provata dall’incontro” con Alfredo Cospito. “Era in piedi di fronte a noi, estremamente lucido e, ahimè, estremamente determinato ad andare avanti. Al punto che è consapevole che sta rischiando la vita e piuttosto si preoccupa degli altri, i detenuti anziani e malati che rischiano di morire in carcere”, ha ribadito Cucchi che esclude si possa spingere il detenuto a interrompere lo sciopero della fame: “Ritengo non ci sia modo di convincerlo a fare nulla. È estremamente determinato e non si preoccupa di se stesso”.

A chi le chiedeva se Cospito si preoccupi anche del clima e degli episodi violenti avvenuti nel Paese, la senatrice di Avs ha risposto: “Qui parliamo anche di strumentalizzazione. Io trovo che stia avvenendo qualcosa di assurdo, ma oggi non voglio parlare di questo, mi voglio concentrare sull’esperienza che ho vissuto, sulla situazione di salute di questo detenuto e su tutto quello che mi porto a casa”.

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