FANO - Scampata fortunosamente alla pioggia, che ne ha ritardato l’inizio per dar modo agli ambulanti di allestire le loro bancarelle non appena il cielo si è rasserenato, la fiera di San Bartolomeo, ieri si è presentata con molti vuoti sia nel percorsi di viale Adriatico che in quello di viale Dante Alighieri. Secondo le domande pervenute in Comune, considerando anche qualche rimpiazzo per delle assenze preventivamente comunicate, il numero delle postazioni occupate avrebbe dovuto essere di 250, in realtà ieri ne sono state calcolate molte di meno, con una quarantina di assenze, pari al 16%.
Sorpresa e delusione
E questo ha sorpreso non poco l’assessore al commercio Etienn Lucarelli che si è detto amareggiato per lo scarso spirito di responsabilità, a fronte del grande impegno organizzativo dell’amministrazione comunale, degli operatori assenti, specie quelli che hanno firmato un rapporto decennale che sono tenuti a motivare la ragione della loro assenza, pena la perdita del posto.
«Danneggiati anche noi»
Denis Turato da anni occupa con il suo lungo bancone di frutta secca e disidratata la curva che va da viale Battisti immette su viale Adriatico, viene da Pettorazza Grimani, in provincia di Rovigo. «La mancanza di decine di colleghi – ha detto – danneggia anche noi, in quanto dà alla fiera un’immagine che non le compete. Una partenza così della tre giorni della fiera non è usuale, sicuramente l’obbligo di munirsi del Green pass per entrare nel circuito imposto tanto a noi operatori quanto alle persone del pubblico, deve avere influito. Mi auguro che almeno oggi e domani la situazione cambi».
La fiera di San Bartolomeo è nata nel Medioevo in epoca malatestiana per la vendita delle cipolle e ancora oggi, una sezione della fiera dedicata a questo ortaggio è circoscritta in fondo a viale Battisti. Le buone cipolle di Tropea e di Cannara figurano nel banco di Diego De Marco per cui l’inizio della fiera ha lasciato molto a desiderare. «Abbiamo visto molta meno gente degli anni passati – ha dichiarato – colpa del Covid e dei provvedimenti ad esso connessi che continuano a danneggiarci».
Scarsa concorrenza
E’ venuto a Fano da Torino Piero Donnarumma con la sua bancarella di casalinghi in cui spicca la novità di un coperchio in silicone platinico che evita il trabocco dei liquidi; scuote la testa e anche lui addebita al Green pass l’affluenza ridotta. «Un provvedimento che all’aperto – ha detto – mal si giustifica». Paolo Gaudenzi che gestisce una postazione di bigiotteria artigianale invece si è detto sorpreso nel vedere tanti spazio liberi alla fiera. «Mi auguro – ha detto con amara ironia – di lavorare di più per la scarsa concorrenza». Sulla sua bancarella, quale novità, un amplificatore passivo in bambù par ascoltare musica dal cellulare realizzato da una associazione indonesiana di portatori di handicap.