Fano, il primario Frausini: «Paura del Covid in ospedale? Sì, ma ho più timore a fare la spesa, vedo poco rispetto delle regole»

Serve più attenzione nell'uso delle mascherine. Foto d'archivio non riconducibile all'articolo
Serve più attenzione nell'uso delle mascherine. Foto d'archivio non riconducibile all'articolo
di MASSIMO FOGHETTI
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Lunedì 30 Novembre 2020, 03:40

FANO - Notare con quanta leggerezza alcune persone ancora oggi derogano alle norme anti Covid mettendo a rischio la vita degli altri, fa ribollire il sangue a chi tutti i giorni opera all’interno di un ospedale per curare, mettendo in gioco la propria salute, coloro che sono stati infettati dal virus. Superficialità o incoscienza?

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Purtroppo non basta il lugubre bollettino che quotidianamente dirama il Servizio Sanità della Regione Marche con il numero dei decessi e delle persone positive, oltre al dato significativo che a Fano 650 persone sono in quarantena, in città girano tranquillamente uomini e donne senza mascherina, o con la mascherina portata sotto il naso, nonché persone che si raggruppano sorde ad ogni raccomandazione di evitare ogni assembramento. 


Per il corso si incontrano fumatori con la sigaretta in bocca che passeggiano come se il fumo costituisse un antidoto contro il virus, o coloro che per non farsi appannare gli occhiali coprono con la mascherina solo le labbra. «In questo caso – ha dichiarato il primario del reparto di Medicina dell’ospedale Santa Croce Gabriele Frausini – è come se la mascherina non fosse indossata affatto.

Le goccioline che fuoriescono dal naso, infatti, sono altrettanto contagiose, in caso di positività al virus, di quelle emesse dalla bocca. Probabilmente la persona interessata non sa di essere stata infettata, in quanto asintomatica, ma il suo organismo è ugualmente infettante e può creare guai a diverse persone. Il Covid 19 non è come il virus dell’influenza che se non provoca sintomi non è contagioso; esso è virulento anche se non appare!».

 
Come è noto, infatti, il virus è talmente subdolo da aver aperto un varco anche all’interno del Santa Croce che come è noto, è un ospedale no Covid (le ultime novità nelle pagine del primo piano, ndr) e dotato quindi di tutte le precauzioni possibili per tutelare la salute dei pazienti ricoverati. I casi di positività emersi in questi giorni all’interno di 3 reparti costituiscono un esempio significativo. Tanto più all’esterno, dove i rischi di infettarsi sono maggiori, si dovrebbero adottare tutte le misure note per proteggere la propria e l’altrui salute. «Io stesso – ha detto il dottor Frausini – ho paura di prendere il Covid all’interno dell’ospedale, ma ho più paura di prenderlo quando vado a fare la spesa o mi trovo implicato in un momento di relazione. Invito tutti caldamente a osservare le norme; più che di consigli esse sono delle vere e proprie regole salvavita!». 

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