Ieri davanti al giudice Giacomo Gasparini, il conferimento dell’incarico al perito psichiatrico che dovrà valutare la capacità di intendere del giovane. Un esame richiesto dal pubblico ministero in accordo con tutte le parti per provare a dare una spiegazione a quel raptus apparentemente senza motivo. Il ragazzo, in stato confusionale, dopo le coltellate aveva detto di avere ricordi confusi e di non sapere perché l’avesse fatto. Subito dopo i fatti era stato portato in psichiatria. Dopo la visita il giovane era stato rinchiuso nel carcere di Villa Fastiggi, dove si trova tuttora in misura cautelare. Pare che il giovane fanese avesse manifestato già in precedenza aspetti di fragilità e a tale ragione potrebbe essere ricondotto il cruento litigio casalingo.
I rapporti
Gli inquirenti devono ricostruire i rapporti tra il giovane e il padre adottivo, compagno della madre, rimasta vedova in giovane età.
Trenta giorni di tempo
L’esame durerà 30 giorni poi la perizia si esprimerà sul quesito che potrebbe anche cambiare le sorti del procedimento penale. Si attendono anche i risultati di una perizia medica per accertare il numero di coltellate sferrate e se potevano colpire organi vitali. Il capo di imputazione per ora è tentato omicidio.