Cure palliative pediatriche: l'Ordine dei medici rilancia la proposta del centro a Fano

L'ingresso del reparto di pediatria al Santa Croce di Fano
L'ingresso del reparto di pediatria al Santa Croce di Fano
di Lorenzo Furlani
3 Minuti di Lettura
Sabato 22 Maggio 2021, 08:35

FANO - La sede potrebbe essere allestita presso l’hospice di Fossombrone, dove le cure palliative vengono praticate a pazienti adulti, oppure a Fano, nella città delle bambine e dei bambini, presso l’ospedale Santa Croce, dove sono attivi la rianimazione e i reparti di ostetricia e pediatria.

L’Ordine provinciale dei medici riprende con forza la proposta sostenuta ormai da diversi anni dalla Fondazione Maruzza per l’apertura nelle Marche di un centro per le cure palliative pediatriche, rivolto a quei bambini che soffrono di patologie inguaribili, in tutta la regione circa 300-350 piccoli pazienti che hanno periodicamente bisogno di lunghi periodi di degenza presso strutture che si trovano molto lontano da casa, con trasferimenti che sono causa di gravi disagi familiari.

L’accelerazione
«Forse è la volta buona - afferma Giovanni Del Gaiso, tesoriere dell’Ordine provinciale dei medici -. Dopo tanti anni di attesa potrebbe vedere la luce l’importante centro di cure palliative pediatriche previsto in ogni regione dalla legge nazionale 38/2010, ripresa dalla Regione Marche con la legge 1285/2014».

L’accelerazione deriva dall’accordo siglato lo scorso 25 marzo nella conferenza Stato Regioni per l’accreditamento della rete di terapia del dolore e delle cure palliative pediatriche, che impegna le Regioni a darne esecuzione entro 12 mesi.

Il presidente pesarese dell’Ordine dei medici, Paolo Battistini, da sempre forte sostenitore della necessità di questo servizio, si è attivato con gli altri Ordini dei medici delle Marche per dare vigore all’iniziativa, nell’interlocuzione con l’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini. Nelle Marche esistono otto centri di cure palliative per gli adulti e nessuno per i bambini.

Il presidente nazionale Anelli
«Contemporaneamente il presidente nazionale dei medici, Filippo Anelli - osserva il tesoriere Del Gaiso -, sostiene l’urgenza di questi centri specializzati nelle regioni che ne sono prive, al fine di evitare i viaggi della speranza per curare questi bambini presso altri territori, come a Padova, Firenze e Genova. Se questi piccoli pazienti venissero curati in zona, i costi sarebbero dieci volte inferiori e uno dei genitori non sarebbe costretto ad abbandonare il lavoro per assistere il figlio. Altro aspetto importante è il costo per la mobilità passiva a carico della Regione. Il presidente Anelli auspica anche una rete sovraregionale. E le Marche avrebbero già il supporto di Umbria e Abruzzo».

La formazione gratuita
Nelle Marche prima della pandemia erano attivi due posti letto per malati oncologici presso l’ospedale pediatrico Salesi di Ancona. Ma l’esigenza va oltre questa patologia. Per censire tutti i bambini marchigiani interessati alle cure palliative (riscontrando la cifra citata tratta dai dati nazionali) gli Ordini provinciali stanno interpellando tutti i pediatri.

«Ovviamente nessuno vuole scavalcare l’ospedale pediatrico regionale - rileva Del Gaiso - ma Fano, città dei bambini, sarebbe un’ottima soluzione decentrata e a Fossombrone esiste un piccolissimo reparto di terapia del dolore diretto dal dottor Carlo Alberto Brunori. L’Ordine dei medici di Pesaro da parecchi anni sostiene le associazioni di categoria, come Maruzza Lefebre D’Ovidio onlus che si batte per la “carta dei diritti del bambino morente”, rendendosi disponibile a svolgere corsi di formazione gratuiti per il personale medico e paramedico che ora assiste soprattutto a domicilio questi bambini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA