Caos di autoveicoli nel centro storico di Fano. L'allarme di ForBici: «Gravi pericoli per i pedoni»

Caos di autoveicoli nel centro storico di Fano. L'allarme di ForBici: «Gravi pericoli per i pedoni»
Caos di autoveicoli nel centro storico di Fano. L'allarme di ForBici: «Gravi pericoli per i pedoni»
di Osvaldo Scatassi
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Martedì 10 Ottobre 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 14:55

FANO - Da rivedere l’accesso dei mezzi a motore nel centro storico a Fano. Eugenio Cassiani, presidente dell’associazione Fiab Fano ForBici, ritiene che sia «troppa la pressione» esercitata in particolare dai furgoni dei fornitori.

«Bisognerebbe incentivare – prosegue Cassiani – mezzi alternativi come le cargo-bike, biciclette specifiche anche per il trasporto delle merci da consegnare alle attività commerciali. Esempi di questo tipo ce ne sono già. L’ulteriore soluzione, che può essere abbinata ai mezzi alternativi, è di regolamentare meglio l’accesso dei fornitori al centro storico».  

Il precedente mortale

Non è la prima volta, anzi, che riaffiora una questione del genere. Durante la mattinata, soprattutto in alcuni orari, è tutt’altro che irrilevante la presenza di furgoni in sosta oppure in transito sulle strette vie del centro storico. «Non si tratta affatto – prosegue Cassiani – di una lotta contro gli esercenti oppure contro i residenti del centro storico, le mie considerazioni sono invece nell’interesse collettivo, perché attengono alla sicurezza di tutti. Quando i furgoni transitano su percorsi frequentati dai pedoni, il margine di rischio è sempre presente e possono succedere episodi gravi, come quest’estate sul molo di ponente nella zona del porto, dov’è avvenuto un incidente mortale». 

La questione del traffico in centro storico è dunque considerata uno degli aspetti salienti per le politiche comunali del settore. Per l’associazione, che promuove l’utilizzo della bicicletta, il tema è inoltre un gancio per fare il punto della situazione dopo la recente Settimana europea per la mobilità sostenibile, cui Fiab Fano ForBici ha partecipato in modo attivo.

La settimana della mobilità

«Senz’altro positivo – sostiene Cassiani – il fatto che l’amministrazione fanese abbia accolto alcune nostre proposte, formulate per ottenere il migliore raccordo possibile tra piste ciclabili, ora che sono sul punto di essere aperti i cantieri per sistemare i percorsi in viale Kennedy e in via Roma. È stata posta particolare attenzione all’attraversamento all’altezza del ponte Storto».

Anche questo uno snodo piuttosto critico, dov’è valutata prioritaria l’esigenza di creare condizioni di maggiore sicurezza, per primi a favore di pedoni e ciclisti.

Il presidente dell’associazione per la mobilità sostenibile valuta inoltre «una buona cosa» il fatto che il cosiddetto waterfront, un progetto di rigenerazione urbana, preveda a Sassonia «una pista ciclabile a doppio senso». 

Le piste ciclabili

«Poi – argomenta Cassiani – sarà necessario completare il percorso che, passando per l’area portuale e per il Lido, arriva fino alla spiaggia dell’Arzilla, dove la pista ciclabile è di fatto nell’alveo dell’omonimo torrente. Quando si verificano precipitazioni intense, finisce sott’acqua. La Regione ha effettuato da poco tempo lavori per innalzare l’argine vicino al ristorante, realizzando una rampa nuova, ma per evitare di passare nell’alveo del torrente sarebbe opportuno costruire un sottopasso in via del Moletto». 

Attesa infine per la nuova pista nella zona aeroportuale, «con la speranza che diventi un collegamento con percorsi ciclabili al servizio delle frazioni: non c’è soltanto il centro storico».

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