PESARO Uccide il cane della moglie, finisce a processo. Ma sarà necessario verificare se le sue condizioni di salute mentale possano essere adeguate a subire il processo: richiesta e poi accordata la perizia psichiatrica. Il fatto risale al novembre scorso quando un 62enne residente a Pesaro, «per crudeltà e senza necessità» aveva preso un coltello da cucina e aveva iniziato a sferrare una serie di fendenti contro il povero cocker nero, un animale di piccola taglia. Il tutto senza apparente motivo, un raptus.
L’occultamento
Poi aveva preso il corpo del cane ormai deceduto per le numerose coltellate e lo aveva gettato nel cassonetto dell’immondizia vicino casa come gesto di estremo spregio.
L’esame peritale
L’uomo è difeso dall’avvocata Liana Pesaresi e ieri mattina è stata richiesta e accordata la perizia psichiatrica. perchè il gesto così crudele potrebbe ricondursi a uno stato di mancata lucidità. L’esame del perito è stato fissato per il prossimo 11 giugno e solo l’esito della perizia potrà chiarire come procederà la fase processuale.
La parte civile
La moglie, proprietaria del cane, risulta persona offesa ed è seguita dall’avvocato Alfredo Torsani che valuterà una eventuale costituzione di parte civile in attesa della perizia psichiatrica che scioglierà le riserve sulla imputabilità o meno dell’indagato.