Adriatic Link, firmato dal ministro il decreto: «Trasferirà energia sostenibile». Terna investe 1,3 miliardi, a Fano un suo terminale

Adriatic Link, firmato dal ministro il decreto: «Trasferirà energia sostenibile». Terna investe 1,3 miliardi. Nella foto sommozzatori al lavoro: per 210 dei 250 chilometri l'elettrodotto sarà sott'acqua
Adriatic Link, firmato dal ministro il decreto: «Trasferirà energia sostenibile». Terna investe 1,3 miliardi. Nella foto sommozzatori al lavoro: per 210 dei 250 chilometri l'elettrodotto sarà sott'acqua
di Osvaldo Scatassi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 7 Febbraio 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 07:25

FANO Autorizzato l’elettrodotto sottomarino Adriatic Link, che avrà a Fano un suo terminale. L’infrastruttura unirà Marche e Abruzzo, è lunga circa 250 chilometri, di cui 210 sono immersi nell’Adriatico. Un’opera considerata strategica nella rete energetica del Paese e per realizzarla il gruppo Terna investirà un miliardo e 300 milioni di euro. Il semaforo verde definitivo è stato acceso da un decreto del Ministero all’ambiente, risalente ad alcuni giorni fa. 

Più sicurezza e flessibilità

L’elettrodotto, spiega una nota diffusa ieri da Terna, è inserito «tra gli interventi previsti dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima», la sua funzione è di rafforzare «lo scambio di energia nella parte centrale della Penisola, rispondendo alle esigenze di sicurezza e flessibilità del sistema elettrico nazionale e agli obiettivi di incremento di energia da fonti rinnovabili».

Secondo Terna si tratta di un «collegamento elettrico all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e ambientale», che sarà costituito da due cavi sottomarini di circa 210 chilometri, posati a una profondità massima di 100 metri, e da due cavi terrestri di 40 chilometri. Le stazioni di conversione saranno realizzate nelle vicinanze di impianti già esistenti a Cepagatti in provincia di Pescara e a Carrara di Fano.

«Il collegamento – prosegue la nota – consentirà di incrementare di circa 1.000 MegaWatt la capacità di scambio tra le zone Centro-Sud e Centro-Nord, abilitando l’integrazione e il trasferimento dell’energia prodotta dagli impianti eolici e fotovoltaici del Mezzogiorno verso i centri di consumo al Nord».

L’elettrodotto sottomarino garantirà «un miglioramento dei requisiti di affidabilità e sicurezza del servizio di trasmissione lungo la dorsale adriatica, ad oggi costituita da una sola direttrice a 400 chiloVolt tra Marche e Abruzzo». Il decreto che autorizza Adriatik Link, ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto Fratin, pone un altro tassello del percorso intrapreso per raggiungere obiettivi di interesse europeo, riducendo le emissioni di carbonio.

La soddisfazione dell'ad

«Siamo molto soddisfatti», ha detto Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna. L’autorizzazione «è il risultato della costante interlocuzione tra Ministero e Terna e del lungo percorso di confronto con il territorio».

Oltre 120 gli incontri effettuati dal dicembre 2020. Il comitato No alla centrale attende intanto da mesi che l’amministrazione fanese fornisca il contratto tra Comune e Terna, per valutare come saranno utilizzate le risorse previste per le opere compensative. A febbraio dovrebbero essere inoltre effettuate le rilevazioni sui livelli di rumore raggiunti dall’impianto elettrico già esistente a Carrara.

© RIPRODUZIONE RISERVATA