Niente sesso sono giovani: hanno altro per la testa

Michela Andreozzi su MoltoDonna con la Posta del Cuore e di altri organi vitali

Niente sesso sono giovani: hanno altro per la testa
di Michela Andreozzi
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Mercoledì 24 Aprile 2024, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 07:56

Cara Michela, 
c’è un modo tutto nostro di parlare anche senza aprire bocca, di guardarci senza aprire gli occhi, di essere anche se siamo lontani.

Ci conosciamo da più di 45 anni, abbiamo già fatto le nozze d’argento, figli e nipoti, fratelli, sorelle e affini e persino una bisnonna in gamba. La nostra è stata una storia d’amore folle, una meraviglia di passione e sesso, di lacrime e addii, di litigate furiose su ogni cosa. Non la pensiamo allo stesso modo neanche su una lampadina. Ci sono stati anche tradimenti veri e dell’anima, e meravigliose riconciliazioni. Abbiamo fatto e detto tutto, e il contrario di tutto, forti di un amore incredibile e di una sintonia di menti e di cuori rara. Ed è ancora così: scriviamo insieme, leggiamo insieme, guardiamo film, andiamo ai concerti e alle mostre. 
L’unica cosa che è cambiata è il sesso. Niente. Zero. L’altra sera mi ha detto: “Tra un po’ festeggiamo i 10 anni”. Abbiamo riso in maniera amara. Ci riproponiamo di riprovarci, ma niente, poi quando abbiamo l’occasione facciamo altro. Ok, siamo una vecchia coppia, sappiamo che anche i nostri amici vivono matrimoni in bianco. Non ne facciamo una tragedia, se non fosse...

Se non fosse che anche i nostri figli ventenni sembrano non apprezzare le gioie del sesso. Oddio, l’avranno sicuramente fatto ma direi che l’apatia ha preso i nostri pargoli, sia lui sia lei. Pensati sexy? Ma magari... L’abbiamo visto il tuo film, abbiamo riso insieme tutti e quattro... Ma nella vita reale niente occhi spalancati, niente preparativi strategici quando escono fuori con qualcuno/a, niente sguardi persi da innamorati/arrapati Niente. È tutto normale. Mia nonna avrebbe detto che non c’è il friccicarello. Hanno amiche e amici con cui evidentemente ogni tanto si dilettano, ma non c’è passione. Studiano tutte e due all'università, voti discreti, hanno amici, giocano alla play, niente sport, tanti aperitivi a San Lorenzo. Sono come tutti i ragazzi di oggi. Non li sento amoreggiare ma neanche litigare, è tutto piatto, tutto ovvio. 
Io e mio marito li guardiamo sgomenti. E anche un po’ tristi: non sanno che cosa si perdono.
Andreina, Roma

La risposta

Mia cara, conoscevo una Andreina paffuta – che non è un modo corretto per dire grassa, era proprio paffuta, rivestita da uno strato soffice su forme bellissime – che era molto sexy, proprio come Maddalena, protagonista del mio ultimo film, Pensati Sexy (lo trovate su Prime Video), interpretata da Diana del Bufalo, che viene affiancata da una specie di grillo parlante nelle vesti di Valentina Nappi, che nella vita fa la pornostar. E chi non vorrebbe accanto una voce dell’inconscio irriverente e libera come quella? Grazie per averlo visto, ma veniamo a te. Non definirei il tuo uno di quei matrimoni bianchi che per definizione sono asettici e monocromi: avete vissuto un intero arcobaleno.

Come si dice a Roma, stacce. L’importante è che siate insieme anche in questa fase, poi, dovessero cambiare i desideri, avrete modo di affrontarli. Ma poi diciamocelo: questo sesso non è sopravvalutato? Oltre alla sua finalità riproduttiva è uno strumento di scambio, ma non è detto che sia il più efficace: esistono tanti codici di comunicazione e semplicemente ne state usando altri.

Quanto ai tuoi ragazzi, trovo leggermente creepy l'idea che una madre si occupi della vita sessuale dei figli. Che poi, solo 30 anni fa i genitori controllavano che i figli non avessero una vita sessuale, e oggi capita, in qualche parte sana del mondo, che si preoccupino del contrario. Quando avevo vent'anni non facevo che chiedere conferme all’esterno, anche utilizzando la chiave del sesso, cosa che non sempre mi ha fatto del bene, cosa che non sempre mi ha portato delle risposte, cosa che spesso anzi mi ha condotto lontano dal rapporto che avevo con me stessa. E quando leggo che questi giovani "non sanno cosa si perdono" ho l'impressione che anche noi ci siamo persi qualcosa che loro invece sanno. 
Credo che questi ragazzi abbiano una bussola che funziona, ma in un mondo con un campo elettromagnetico impazzito. 

È una generazione passata attraverso burrasche, guerre, pandemie, un po’ come quella dei nostri nonni. Lascia che facciano le loro esperienze, sono certa che avranno modo di viversi la reazione con l'altro al momento opportuno, semplicemente è una generazione con altre priorità che noi non possiamo comprendere ma solo accettare. Probabilmente hanno bisogno di sicurezze che la relazione attraverso i corpi spesso mette in discussione. E la passione è il contrario della certezza. Quella stessa passione con la quale hai vissuto sa di abbandono, di fiducia, di incoscienza che non si possono pretendere. Davvero vogliamo chiedere a questa generazione, buttata in un mondo così estremo, anche il coraggio di rischiare? Credo che esprimano una nuova forma di passione, quella della ricerca e non quella dell’abbandono. La ricerca di un’identità che non passa attraverso la relazione dei corpi perché è rivolta verso l’interno. 

Questi ragazzi vogliono sapere chi sono e si impegnano a conoscersi, ad accettarsi, a rispettare i loro tempi. Sono belli: riflessivi, paladini dei diritti umani e strenui oppositori del gender gap. Perché dovremmo pretendere altro? Perché dovrebbero essere anche sessualmente vivaci? Osservali. Ascoltali, più che pensare a cosa sarebbe meglio per loro: probabilmente noi adulti non ne abbiamo idea e va bene, perché è sempre andata così. Cresceranno anche loro.

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