Il clima condiziona i raccolti, troppo caldo d'estate: meno vino ma di ottima qualità. Che vendemmia è nelle Marche

Il clima condiziona i raccolti, troppo caldo d'estate: meno vino ma di ottima qualità. Che vendemmia è nelle Marche
Il clima condiziona i raccolti, troppo caldo d'estate: meno vino ma di ottima qualità. Che vendemmia è nelle Marche
di Andrea Fraboni
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Giovedì 9 Settembre 2021, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 08:35

ANCONA È stato il luglio più caldo della storia. E il 2021 complessivamente si è classificato all’ottavo posto tra gli anni più roventi mai registrati. Inevitabili le ricadute, soprattutto nel settore agricolo. Da giugno poca pioggia accompagnata in alcune zone da eventi estremi (grandinate). Premesse per dire che la vendemmia (in alcune zone iniziata in anticipo in altre posticipata) ci regalerà meno vino ma sarà sicuramente i buona qualità con punte di ottimo.

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Le stime
Per la vendemmia 2021 (elaborazione Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini) si stima, a partire dai dati raccolti a fine agosto, una produzione nazionale di vino di 44,5 milioni di ettolitri, in calo del 9% rispetto ai 49 milioni di ettolitri del 2020. Come sempre questo risultato è, al momento, la media di una forbice che oscilla tra un minimo di 43,7 ed un massimo di 45,3 milioni di ettolitri, ma saranno cruciali le condizioni meteo delle prossime settimane per definire meglio il quadro produttivo. Sarà, infatti, una vendemmia di grande apprensione a causa degli ormai persistenti mutamenti climatici e di un andamento meteorologico molto incerto, che può creare anche in territori limitrofi importanti differenze qualitative e quantitative, dopo una stagione caratterizzata dalle gelate primaverili (Centro Nord), seguite da un’estate calda e siccitosa dove non sono mancati forti temporali, accompagnati da importanti manifestazioni grandinigene. Un livello produttivo, comunque, che permette all’Italia di restare leader mondiale davanti a Spagna e Francia: la prima non dovrebbe superare i 40 milioni di ettolitri, mentre la seconda sconta un clima avverso (intense gelate primaverili). «I cambiamenti climatici condizionano sempre di più il mondo dell’agricoltura ed è compito di noi enologi mitigare gli effetti negativi ed esaltare quelli positivi», parole di Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi.


Le Marche
Le stime per le nostra regione parlano di un calo di produzione del 13% rispetto alla vendemmia 2020. Il segno più lo registrano solo Sicilia, Calabria e Campania. Per le Marche è stata un’annata caratterizzata da condizioni meteo complesse per le vigne con una stagione invernale che è stata tra le più calde dal 1961. Nonostante i soli 34 mm di pioggia nel mese di febbraio, le precipitazioni invernali sono state più abbondanti della norma e corrispondenti a 225 mm di media regionale. La stagione primaverile è stata più fredda rispetto alla norma con una differenza di -0,4°C rispetto alla media storica di riferimento 1981-2010 e si è caratterizzata anche per la carenza di precipitazioni. Le gelate tardive, giunte ad inizio aprile, hanno portato via un 5% della produzione nel centro-nord della regione, più che altro nei fondivalle ma non sui terreni collinari, né nelle aree interne come Matelica. Anche alla luce delle successive fasi, la vendemmia sarà ritardata di quasi una settimana rispetto alla media. La carenza di precipitazioni ha rallentato l’accumulo degli zuccheri che aumentano la loro concentrazione per effetto della disidratazione dell’acino. Le temperature superiori alla media hanno favorito la degradazione dell’acidità totale: un po’ come successo in altre annate simili, l’acidità e il pH avranno un forte potere discriminante nella decisione della data di vendemmia. Le uve rosse avranno la tendenza in generale a cedere tannini più reattivi soprattutto sul Montepulciano. La vendemmia delle uve per basi spumante è partita dopo Ferragosto, e per il Pecorino è iniziata nella terza decade di agosto. Per il Verdicchio stiamo entrando nella fase vendemmiale. Quindi si passerà alle uve rosse, Sangiovese e Montepulciano, che saranno probabilmente vendemmiate intorno a fine settembre/inizio ottobre. Adesso c’è da sperare in un po’ di pioggia. Ma non troppa.

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