Vaccini, mancano all'appello gli under 40. Prenotazioni per la prima dose solo per altri 10 giorni. Che cosa preoccupa la Regione

Vaccini, mancano all'appello gli under 40. Prenotazioni per la prima dose solo per altri 10 giorni. Che cosa preoccupa la Regione
di Andrea Taffi
4 Minuti di Lettura
Martedì 29 Giugno 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 09:05

ANCONA Una settimana, dieci giorni al massimo per terminare il ciclo delle prenotazioni dei vaccini  in agenda poi si effettueranno solo i richiami. La grande corsa dell’assessore Saltamartini e della Regione per allestire una macchina vaccinale da 20-25mila inoculazioni giornaliere (hub vaccinali Asur più farmacie più punti organizzati dai medici di base) potrebbe arenarsi davanti a due, e non uno, problemi di non poco conto. 

Vaccini, mancano all'appello gli under 40. Prenotazioni per la prima dose solo per altri 10 giorni. Che cosa preoccupa la Regione

 
I due problemi in campo
Il primo si conosce già: la rimodulazione della campagna dovuta al cambio di direttive sulle dosi di AstraZeneca, vietate da qualche settimana dall’Aifa agli under 60.

Il secondo invece è il tema scottante dell’estate: il calo delle prenotazioni. Le Marche non fanno eccezioni: basta dare un’occhiata al totale vaccinati più prenotati per capire come scendendo sotto i 60 anni ci sia un’autentica fuga dal vaccino. Sotto i 40 anni uno su due non fa il vaccino o non lo ha prenotato. Un atteggiamento incomprensibile che nasce dal quasi azzeramento dei casi positivi, dall’arrivo dell’estate e anche ovviamente dai timori per le possibili reazioni gravi del vaccino. 


Chi rimanda e perché
«Ci penseremo a settembre» è lo slogan di chi rimandando espone le Marche all’arrivo della temibile variante Delta. Il tema è stato discusso ieri nella cabina di regia che ormai all’inizio di ogni settimana esamina i problemi maggiori delle agende sanitarie. Saltamartini proprio ieri su queste colonne aveva spiegato come nelle Marche nel trimestre luglio-settembre arriveranno quasi 500mila dosi: per la maggior parte Pfizer visto che i quantitativi di Modena sono sempre stock residuali. «Con le disposizioni Aifa e le prenotazioni arrivate - sottolineava l’assessore Saltamartini - abbiamo poche alternative: finire le prime dosi e poi cercare di completare tutti i richiami da qui a settembre». L’obiettivo sarebbe quello di arrivare al ciclo completo per circa un milione di marchigiani. «Non la soglia dell’immunità di gregge - abbozzava il titolare della Sanità - ma neanche una quota da sottovalutare». Il resto è sottointeso: speriamo che questo possa bastare per essere sufficientemente protetti. Proprio alla fine della scorsa settimana, il ministero della Salute nel documento riepilogativo sulle varianti precisava a proposito della Delta: «è del 40-60% più trasmissibile rispetto alla Alpha (inglese, ndr) e può essere associata a un rischio più elevato di ospedalizzazione. Vi sono evidenze che quanti hanno ricevuto solo la prima dose di una vaccinazione che prevede la somministrazione di due dosi per il completamento del ciclo vaccinale, sono meno protetti contro l’infezione con la variante Delta rispetto all’infezione da altre varianti, indipendentemente dal tipo di vaccino somministrato. Il completamento del ciclo vaccinale fornisce invece una protezione contro la variante Delta quasi equivalente a quella osservata contro la variante Alpha». 


Il quadro delle Marche
Chiudiamo con il quadro dei ricoveri di pazienti affetti dal virus: situazione ormai pressoché stabile, soprattutto nei reparti di Rianimazione e di terapia sub intensiva, dove ieri si sono registrati rispettivamente sei ed otto degenti, gli stessi del giorno precedente. Un ricovero in più, invece, nei reparti ordinari. Tre i casi positivi registrati su 439 tamponi molecolari esaminati nel weekend.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA