Rincari vicini al 100%, ora l'autunno fa paura: «Bollette salasso, famiglie costrette a pagare a rate»

Rincari vicini al 100%, ora l'autunno fa paura: «Bollette salasso, famiglie costrette a pagare a rate»
Rincari vicini al 100%, ora l'autunno fa paura: «Bollette salasso, famiglie costrette a pagare a rate»
di Andrea Maccarone
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 31 Agosto 2022, 02:25

ANCONA - Le associazioni dei consumatori sono letteralmente tempestate di richieste di assistenza. L’autunno alle porte terrorizza le famiglie che temono la stangata sui prezzi dell’energia. E i dolori sono appena cominciati. Infatti la Rera (Rete Energia Rifiuti Ambiente) ha stimato su base nazionale un incremento medio per una famiglia, nel periodo 1 ottobre 2021 - 30 settembre 2022, del 91% per la bolletta della luce rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente.

Mentre per il gas, mantenendo la stessa forbice temporale, l’aumento si attesta sul 70%. E ancora il peggio deve arrivare, perché il trend dei prezzi è ulteriormente in salita. E sempre secondo Rera, a partire da ottobre, si stimano rincari del 100%. 


Le lamentele


Fioccano a centinaia le email di lamentela da parte dei consumatori agli addetti alle relazioni con il pubblico delle varie associazioni di settore.

Il refrain è sempre lo stesso: le bollette sono raddoppiate e le famiglie fanno fatica a pagare l’importo in un’unica soluzione. «Ci chiedono consigli su come avviare le pratiche per la rateizzazione - spiega Alessandra Fioravanti, responsabile della sede maceratese di Adiconsum Marche e referente per il settore energia - oppure chiedono assistenza e supporto su come cambiare gestore o tipologia di offerta». «Sono mesi che riceviamo email da parte di cittadini e famiglie - conferma Simone Guazzarotti - presidente di Codacons Marche - tutti ci chiedono cosa fare». Domanda che, al momento, non trova una risposta risolutiva in toto. «Se non valutare il cambio di gestore o la rateizzazione dell’importo in bolletta» specifica Guazzarotti.

Le misure tampone

Misure tampone, giusto per far fronte all’immediato. Ma il problema vero sarà approntare soluzioni sulla lunga distanza. L’altra sorpresa a cui molte famiglie sono andate incontro è la modifica unilaterale di contratto, che permette al gestore di variare le condizioni in maniera discrezionale. E’ questo il topic ora, al rientro delle vacanze. «Abbiamo ricevuto decine di segnalazioni per casi di questo genere - sottolinea Fioravanti - dove le variazioni in oggetto riguardavano anche maggiorazioni del 50% rispetto al prezzo iniziale». Su questo è intervenuto il governo nazionale che ha congelato le modifiche unilaterali fino al 30 aprile 2023, per mezzo di un decreto pubblicato il 9 agosto ed entrato in vigore il giorno successivo. Ma si tratta di una manovra temporanea. «Tra l’altro - spiega Fioravanti - ci sono 30 giorni per decidere se rescindere il contratto, decorso quel lasso di tempo la modifica viene automaticamente attivata». Sempre che la ricezione del preavviso di modifica sia stata perfezionata prima dell’entrata in vigore del decreto. Altrimenti la pratica viene congelata fino alla primavera prossima. 


I consigli


L’approccio che da ora in poi il consumatore deve avere con la parte burocratica dei contratti energetici dovrà essere in stile leggere attentamente le avvertenze. «Prima cosa consigliamo sempre di verificare la correttezza dei consumi e l’effettività degli stessi» specifica Guazzarotti. Numero due: le contestazioni. «Cercare di capire se ci sono i termini per avviare eventuali contestazioni - precisa il presidente del Codacons Marche - superato quest’ulteriore step tentare un accordo con il singolo gestore per fare piani di rateizzazione onde evitare il distacco delle utenze qualora fosse minacciato». Altre misure più strutturali dovranno attendersi da parte del governo centrale «ma lo scenario attuale è di forte incertezza - commenta Guazzarotti - e auspichiamo che si arrivi ad azzerare i fenomeni di speculazione sui rincari energetici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA