Nazareno contro Regione Marche: «Una sola donna in giunta». Il Pd nazionale fa ricorso

Nazareno contro Regione Marche: «Una sola donna in giunta». Il Pd nazionale fa ricorso
Nazareno contro Regione Marche: «Una sola donna in giunta». Il Pd nazionale fa ricorso
di Martina Marinangeli
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Venerdì 15 Dicembre 2023, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 07:35

ANCONA Una sola donna nella giunta Acquaroli I. Una sola donna nella giunta Acquaroli II. E il Pd nazionale non ci sta, tanto da fare ricorso ad adiuvandum al Consiglio di Stato. Riavvolgiamo il nastro.

Nella prima formazione messa in campo nel 2020, dopo la vittoria alle Regionali, l’unica quota rosa della squadra era Giorgia Latini. In seguito alla sua elezione in Parlamento nel 2022 (e al rimpasto reso necessario dalla diaspora degli assessori), l’esecutivo è stato rivisto e corretto, ma non è cambiata la componente numerica femminile. La giunta Acquaroli conta ancora una sola donna: Chiara Biondi.

L’iter

Un deficit che già nel 2020 aveva spinto la consigliera di parità Paola Petrucci a presentare un ricorso al Tar Marche - patrocinato dagli avvocati Massimo Belelli, Claudio Freddara e Raffaella Bresca del foro di Ancona - contro la Regione per il mancato equilibrio di genere in giunta.

Tra i sottoscrittori dell’atto, Manuela Bora, consigliera regionale ed ex assessora alle Pari opportunità del Partito democratico e l'ex governatore Vito D'ambrosio. Ma il primo grado della giustizia amministrativa non era stato favorevole e il ricorso era stato rigettato. Ma Petrucci non si era data per vinta e con gli altri sottoscrittori aveva promosso un ricorso in appello al Consiglio di Stato. La novità è che ora, in questa sua battaglia, verrà affiancata direttamente dal Nazareno. Gli assessori della giunta regionale, negli scorsi giorni, hanno ricevuto la comunicazione, datata 15 novembre, «dell’intervento ad adiuvandum al ricorso in appello promosso da Paola Maria Petrucci più altri», si legge nel documento.

Dunque inizia il secondo tempo della partita, ma il minutaggio scorre inesorabile. Siamo già ad oltre tre anni di mandato, dunque è stato superato pure il giro di boa. Intanto le chance che il Pd la spunti con il Consiglio di Stato non sono altissime, ma anche se riuscisse nell’impresa, la vittoria arriverebbe ai supplementari di una partita quasi finita. Certo, rappresenterebbe un segnale in prospettiva per il 2025, quando si tornerà a votare per i vertici della Regione, ma ad oggi il risultato sarebbe quantomeno tardivo. Però nel nuovo corso della segreteria dem a guida Elly Schlein è una battaglia da fare a prescindere, senza se e senza ma.

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