Addio ai navigator, contratto scaduto: ora sono i 24 (reduci) delle Marche a cercar lavoro

Addio ai navigator, contratto scaduto: ora sono i 24 (reduci) delle Marche a cercar lavoro
Addio ai navigator, contratto scaduto: ora sono i 24 (reduci) delle Marche a cercar lavoro
di Sonia Amaolo
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Giovedì 3 Novembre 2022, 02:30

ANCONA Sbeffeggiati sul nascere, i navigator non navigano più. Non è stato prorogato il contratto - scaduto il 31 ottobre - nelle Marche come in altre regioni. Ne erano 55 in origine, ma fino alla fine ne sono rimasti 24: tanti si sono dimessi, qualcuno ha trovato un nuovo lavoro, anche fuori regione, altri stanno partecipando proprio in questi giorni ai bandi regionali per il pubblico impiego. Sono professionisti rimasti stritolati nella faida tra reddito di cittadinanza e politica. A sentir loro, nelle Marche questa misura ha funzionato molto meglio che nelle altre regioni in tutta Italia. Avrebbero permesso a un 30% di disoccupati percettori del benefit in grado di lavorare di trovare un impiego, volendo. 


Le posizioni


Ma in tempi di precariato dilagante, i navigator proprio non vanno giù all’Italia che arranca. Assunti e formati dall’Anpal per trovare lavoro ai fruitori del reddito di cittadinanza, risentono del clima ostile che si è creato intorno alla misura promossa dal Movimento 5 Stelle e bocciata dal centrodestra che siede oggi a Palazzo Chigi. A livello nazionale, sono costati 107,1 milioni solo nel 2020 e a contratto scaduto tanti saluti. Le Agenzie per il lavoro nelle Marche svolgono da due mesi la mediazione tra domande e offerte per i percettori di reddito. «Il problema navigator non esiste – dice l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi -: hanno finito il lavoro, alcuni partecipano al bando di concorso in Regione, diversi hanno superato la prova scritta. Loro non sono dei privilegiati, sono come tutti gli altri. Riguardo ai percettori di reddito, con il programma Gol i nostri Centri per l’impiego si occupano di tutti i disoccupati, quindi anche di loro.

I navigator negli ultimi due mesi sono stati meno impegnati di prima. Sono stati parzialmente proficui, gli obiettivi non sono stati raggiunti, potevano fare meglio, non sono soddisfatto». 


L’altra versione


Diametralmente opposto l’angolo di osservazione di Martina Cascino, segretaria generale Felsa Cisl Marche, che spiega come «la situazione si sia complicata con l’ultimo comunicato del Ministero del Lavoro che ha annunciato la mancata volontà di prolungare i contratti. Sembrava ci fosse un’apertura poi, è arrivata la doccia fredda con l’ufficialità della mancata proroga. Sembravano esserci delle possibilità perché sono tanti i lavoratori coinvolti». Su base nazionale erano tremila nel 2019, nelle Marche 55 distribuiti in tutte le province. Sono rimasti 24, sono professionisti, alcuni hanno intrapreso percorsi autonomi, altri percorsi concorsuali. Molti partecipano al bando della Regione e saranno reinseriti. Dipenderà dalle procedure selettive. «Sono professionalità che hanno dato un importante apporto ai Centri per l’impiego - prosegue Cascino -. C’è preoccupazione per le scadenze del 31 ottobre, ci sono procedure selettive in corso. Nei prossimi mesi sono previsti inserimenti ma il blocco del 31 ottobre non s’inserisce in un percorso di continuità. Come sigle sindacali avevamo chiesto delle interlocuzioni con la Regione –la bacchettata della sindacalista – ma le richieste sono state disattese e per la proroga ci hanno comunicato che non intendono procedere». La misura del reddito di cittadinanza non va confusa con i navigator, secondo la sindacalista: «La professionalità va riconosciuta a queste persone e riguardo ai risultati vanno considerati la pandemia, il blocco dei licenziamenti, il momento complicato che si è dovuto affrontare». C’è un sito della categoria, si chiama Anna: c’è scritto «per conoscere senza giudicare». Un’antologia di testimonianze dirette, storie di vita. 

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