Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli e neopresidente di Anci Marche: «Asili aperti d’estate, bonus per i bebè e giornata dei figli»

Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli e neopresidente di Anci Marche
Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli e neopresidente di Anci Marche
di Véronique Angeletti
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Lunedì 27 Novembre 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 15:17
ASCOLI Si fa sempre più mite, l’inverno demografico ad Ascoli. Mentre l’anno scorso tra gennaio e agosto, la città delle cento torri aveva perso ben 407 residenti, quest’anno ne sono andati via solo 118 e agosto fa segnare un timido + 2 nel numero dei residenti (45.571) che non sarà granché, ma almeno è portatore di ottimismo. Quanto alle culle, sempre nello stesso periodo, se nel 2023, sono stati 173 i nati, nel 2022 erano 162.  
Sindaco Marco Fioravanti, appena eletto presidenti di Anci Marche, questi nuovi trend sono da attribuire ai vari strumenti che ha messo in campo per contrastare la denatalità nel suo Comune? 
«Prima di tutto vorrei sottolineare che la dinamica negativa della natalità è un problema grave, importante e devono essere trovate delle soluzioni al livello nazionale». 
Ma a livello comunale cosa ha fatto? 
«Abbiamo investito in nuovi asili comunali e le abbiamo organizzati affinché accolgono i bimbi anche durante l’estate, distribuito voucher per gli under 14 che frequentano i centri estivi e premiato con un bonus bebé di 200 euro per il primo figlio, 300 per il secondo e 400 per il terzo dal 1° luglio fino al 31 dicembre 2023. Poi, sono orgoglioso che Ascoli Piceno sia il primo Comune delle Marche certificato “Family in Italia”». 
Cosa è? 
«Si tratta di una certificazione ottenuta dai Comuni che credono nel valore dei percorsi a sostegno delle famiglie. Sono convinto che in un periodo così complicato come quello che stiamo vivendo, è fondamentale dare sempre maggior sostegno alle famiglie, che si trovano ad affrontare problemi e criticità di vario genere. Come Amministrazione comunale siamo l’ente sicuramente più prossimo ai bisogni delle persone e, pertanto, dobbiamo essere in grado di dar loro risposte tempestive e concrete ed è questo è uno dei leitmotiv della nostra azione amministrativa». 
Come si manifesta questa vicinanza? 
«Abbiamo istituito il 15 giugno la giornata dei figli, attivato una misura di sostegno con un contributo che cresce in base al numero di figli e inviamo un kit per la nascita». 
Ma che ruolo ha questo kit nelle misure a contrasto della denatalità? 
«Avvicina le Istituzioni alle mamme e alle famiglie. Perché la denatalità non nasce dalla voglia da parte della donna di non avere figli ma non fa figli per incertezza economica e anche per colpa di una percezione culturale dove la donna è stimata nel seno della società se lavora mentre se rimane a casa non lo è. Spetta a noi pertanto investire nei servizi e le famiglie devono sapere che l’Amministrazione comunale cerca di fare tutto per dare l’opportunità alla donna lavoratrice di essere anche donna madre». 
La denatalità sarà anche nella sua agenda come neopresidente dell’associazione dei comuni marchigiani?
«Come può non esserlo. E’ un problema che riguarda tutti i Comuni, grandi e piccoli». 
 
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