Valter Colonesi, Coop Villa Fastiggi:«Cerco 16 nuovi commessi, manca l’umiltà di imparare»

Valter Colonesi, Coop Villa Fastiggi:«Cerco 16 nuovi commessi, manca l’umiltà di imparare»
Valter Colonesi, Coop Villa Fastiggi:«Cerco 16 nuovi commessi, manca l’umiltà di imparare»
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Venerdì 12 Aprile 2024, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 16:28

Nata nel 1906 a San Pietro in Calibano (ora Villa Fastiggi) per fare fronte comune alle difficoltà del piccolo paese, la cooperativa dei consumatori di Villa Fastiggi è cresciuta e, forte di 4200 soci, dà lavoro ad una cinquantina di persone, vanta nel pesarese cinque supermercati e inaugurerà il 15 giugno un sesto a Pesaro al pianterreno dell’ex tempio del basket divenuto Auditorium Scavolini.

Presidente Valter Colonesi quante assunzioni a tempo indeterminato prevede per il nuovo polo commerciale?

«Dieci per il punto vendita e altre sei per la parte bar e ristorante che gestiamo con il catering Giusto Gusto».

Quali sono le qualifiche richieste?

«Di preferenza persone con esperienze per i reparti serviti come gastronomia, macelleria, ortofrutta, forno che necessitano competenze tecniche specifiche che parlano le lingue, almeno l’inglese, essendo un punto vendita vicino al litorale a servizio anche dei turisti. Per la parte ristorazione, professionisti nel campo della caffetteria e personale di sala».

Avete trovato le figure di cui avete bisogno?

«Per la parte del supermercato stiamo valutando alcuni profili e completeremo la formazione con tirocinio negli altri supermercati con personale già esperto. Per la parte ristorazione, non escludiamo di organizzare corsi di formazione».

Dunque, non avete ancora trovato le figure professionali idonee?

«Non del tutto. Questo perché oltre alla professionalità stiamo cercando persone che capiscano quanto sono importanti i nostri clienti nei nostri supermercati.

Non cerchiamo persone che imbustano e pesano e non le giudicheremo solo sulla disponibilità a lavorare alla cassa, in corsia e in magazzino ma anche sulla loro propensione ad informarsi sui prodotti, a raccontarli, a comunicare e relazionarsi con i clienti per capire cosa vogliono e suggerire alla nostra centrale il riassortimento giusto negli ordini».

Sono tante competenze?

«Chiediamo figure agili perché vogliamo rimanere diversi dagli altri supermercati. E questo è anche merito del personale che rende confortevoli i nostri negozi. In fondo, vogliamo rimanere delle botteghe dove il cliente è una persona che conosciamo e trova tutti i vantaggi economici e la comodità di un supermercato».

E sono figure che riuscite a trovare?

«Ci sono qualche difficoltà. Abbiamo diversi curriculum ma non siamo sicuri che corrispondano a quello di cui abbiamo bisogno perché il vero problema è che c’è poca voglia d’imparare. Manca lo spirito di sacrificio».

Può spiegare meglio?

«Paradossalmente, non sono le lingue il problema ma il fatto che manchi l’umiltà di imparare. Nessuno può improvvisarsi salumiere. L’arte del taglio, di interpretare il gusto del cliente, di consigliare richiede di essere capace di ascoltare e di seguire chi ha esperienza. E questo richiede un minimo di sacrificio che cerchiamo nelle persone che vogliamo con noi».

Véronique Angeletti

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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