Cara vacanza, quanto mi costi? Nelle Marche +15% su alberghi e lettini, turismo "medio" a rischio

Cara vacanza, quanto mi costi? Nelle Marche +15% su alberghi e lettini, turismo "medio" a rischio
Cara vacanza, quanto mi costi? Nelle Marche +15% su alberghi e lettini, turismo "medio" a rischio
di Chiara Morini
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Lunedì 26 Giugno 2023, 07:34 - Ultimo aggiornamento: 10:26

ANCONA - Saranno care vacanze o vacanze care quelle che attendono i turisti nelle prossime settimane? Di certo organizzarle sta diventando sempre più difficile, anche considerando i rincari un po’ in tutti settori. Con il rischio che, con l’aumento delle tariffe, ci siano cali di vacanzieri nella fascia media, che di fatto è quella che conta di più.

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«Gli aumenti nelle tariffe – commenta Ludovico Scortichini, ceo del tour operator Go World e presidente del gruppo turismo di Confindustria – sono un problema importante a livello generale, perché rischiano di escludere la fascia media.

Se considero il mio caso specifico, l’impatto è piccolo, noi siamo collocati nella fascia medio-alta».

L’impatto

Quanto il problema impatterà sulla stagione estiva da poco cominciata? «Nessuno sa dirlo al momento – prosegue Scortichini – perché veniamo da due anni in cui nel post-Covid anche la fascia media aveva voglia di spostarsi, e lo faceva in ogni caso. In Confindustria io faccio presente questo rischio e invito a non farsi aspettative troppo alte, e poi a non eccedere con gli aumenti in bassa stagione, perché vanno poi giustificati, anche fino ad un 20% in più su una camera». Il rischio è quello che il mercato finisca per punire chi alza troppo l’asticella senza motivo. Ripeto: se gli aumenti non sono giustificati, poi il mercato se ne accorge. Oggi con la digitalizzazione ogni informazione è a portata di click e il benchmarking viene facile. Il momento di certo è critico».

I dati

Negli alberghi ci sono anche coloro che quest’anno non aumenteranno i prezzi perché li hanno ritoccati lo scorso anno. «È il mio caso personale – spiega il presidente di Federalberghi Marche Luca Giustozzi –. In generale rileviamo un aumento del 10-15%, in linea con gli indici Istat. Alcuni di noi, ripropongono le tariffe della scorsa stagione, già aumentate lo scorso anno, altri hanno applicato aumenti poco significativi, altri ancora più importanti, ma il dato medio è quello del 10-15% come detto. Gli aumenti dipendono dai tempi di reazione di ognuno rispetto agli aumenti dei costi che ci sono stati, dalle politiche dei singoli, ma è certo che se i costi aumentano, è inevitabile che lo facciano anche i prezzi di vendita. Si può essere più o meno veloci, ma di certo è inevitabile che accada». Fin qui gli alloggi, perché poi, stanze a parte, il turista vuole andare in spiaggia. E anche lì, qualche aumento c’è stato per un ombrellone e due sdraio. «Con i prezzi siamo in linea con gli anni passati – spiega il referente regionale per il Sib balneari di Confcommercio Romano Montagnoli –. Qualche aumento c’è stato ma parliamo di un 10%. C’è da dire che i prezzi nelle zone di pregio erano già alti prima. Nelle zone del Fermano, per un ombrellone e due lettini si spendono circa 18-24 euro. Un po’ più alte le tariffe nel nord della regione». L’aumento si sente di più, ovviamente, se la cifra base è più alta ma, aggiunge Montagnoli, «sempre legati alla crescita dei costi». Prezzi e tariffe? Aumentati anche per Giancarlo Collina, presidente di Federconsumatori Marche, che rileva come«i prezzi siano sicuramente aumentati di almeno un 15% e riguarda un po’ tutti i settori del turismo, nonostante cali l’inflazione». E se per caso il turista arriva in affitto in appartamento, anche il carrello per la spesa diventa un problema per il portafoglio, come lo è per i residenti. «Forti incrementi – puntualizza Collina – ci sono anche nei beni di consumo primari. Cambiano i prezzi e anche il modo di fare la spesa: si comprano meno carne, frutta e verdura, si fa più spesa nei discount. Servirebbero più controlli e come Federconsumatori lo stiamo chiedendo». E gli aumenti pesano sia in uscita che in entrata, alleggerendo il portafoglio anche a chi parte, soprattutto se decide di farlo in aereo. «In uscita – la conclusione amara di Scortichini – è ancora peggio. I vettori aumentano sempre, i posti sono pochi e c’è tanta domanda. Ritengo che il Covid abbia lasciato strascichi: oltre alle perdite anche la diminuzione del turismo di massa, sempre meno turista medio, sempre più d’élite». 

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