Marche, la Regione paga 160mila euro per i corsi d'inglese ai dipendenti

Il palazzo della Regione Marche
Il palazzo della Regione Marche
di Martina Marinangeli e Andrea Taffi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Gennaio 2020, 09:15
ANCONA - Do you speak English? La lingua inglese, si sa, può essere materia ostica, ma a Palazzo Raffaello si corre ai ripari con un corso di formazione ad hoc per i dipendenti regionali. Fluency, reading e writing, tutto in un unico pacchetto da 27 ore formative, per la modica cifra di 160mila euro nel triennio 2019/2021. Con decreto del dirigente del servizio Risorse umane dell’8 gennaio, sono stati approvati gli elaborati tecnici per l’avvio della gara di affidamento del corso English for Users, dal momento che il contratto con la precedente ditta fornitrice - la Bbc Language & Training di Jesi - è scaduto nel 2019. 
I requisiti
«Non c’è il numero chiuso - fanno sapere dagli uffici regionali - ma sono previsti dei requisiti per accedere al corso: per fare un esempio, è rivolto a quei dipendenti che si occupano di internazionalizzazione, fondi comunitari e hanno rapporti con Bruxelles, necessitando perciò di capacità specifiche nella predisposizione degli atti in lingua inglese e nella lettura dei bandi. Ed è un’attività che va rinnovata perché se non viene praticata, si perde la fluidità nell’utilizzo della lingua». Il fondamentale servizio si articolata in 15 ore di conversazione individuale, sei ore di lezioni in aula per piccoli gruppi (massimo sei persone) e comprendente un supporto a distanza della durata di un’ora ogni due mesi per ciascuno, cosicché ogni partecipante completi il proprio percorso con 27 ore formative, come da Programma formativo triennale 2019-2021. 

 
Il contesto
La finalità dell’intervento è quella di «trasferire le competenze della lingua inglese in un contesto professionale specifico - si legge nel decreto n. 5 di cui sopra - finalizzando il percorso di formazione linguistica alle esigenze d’uso e ai contenuti tecnico-professionali trattati dai destinatari, in virtù del proprio ruolo all’interno dell’Ente». 
Il percorso 
Il corso è flessibile e personalizzato in base a parametri quali livello di conoscenza in ingresso, contesto d’uso e contenuti trattati nel lavoro quotidiano dei destinatari. Un percorso ritagliato, insomma, su misura dei singoli dipendenti regionali per i quali viene attivato, da affidare a una ditta esterna appunto perché «noi non siamo in grado di farlo all’interno», spiegano sempre dagli uffici Risorse umane. E come in ogni corso d’inglese che si rispetti, il percorso mira «al perfezionamento - si legge nella delibera - della competenza relativa alla produzione orale, sia lessicale sia grammaticale, migliorando la fluency (letterale, ndr), e della comprensione e rielaborazione orale di contenuti di natura tecnico-professionale in lingua inglese. Inoltre, si prefigge anche l’obiettivo di sviluppare la comprensione di testi scritti (reading) e la produzione di brevi testi (writing)».
Il precedente 
Diverse decine di dipendenti - sui circa 1.900 che appartengono alla macchina amministrativa regionale - hanno preso parte al corso inserito nel precedente programma formativo triennale e «la ditta che si era aggiudicata la gara si è offerta anche di fare le certificazioni: circa una quarantina di dipendenti hanno ottenuto quelle di livello B1 e B2, dimostrando quindi un buon livello di conoscenza della lingua». La somma destinata al nobile scopo è di 160mila euro, spalmati nel triennio: nello specifico, 40mila euro nel 2020, e 60mila euro nel 2021 e nel 2022. Il compito di aggiornare e riqualificare il personale regionale nonché quello di altre pubbliche amministrazioni è stato affidato, con una legge del 2001 affida alla Scuola di formazione della Regione. Con delibera del marzo 2019, la Scuola adotta il Piano formativo triennale del personale regionale e di quello dell’Agenzia regionale sanitaria.
 
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