Sei anni fa il terremoto che ha devastato le Marche: la ricostruzione entra nel vivo. Ecco come

Sei anni fa il terremoto che ha devastato le Marche: la ricostruzione entra nel vivo. Ecco come
Sei anni fa il terremoto che ha devastato le Marche: la ricostruzione entra nel vivo. Ecco come
di Maria Teresa Bianciardi
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Venerdì 8 Luglio 2022, 18:52 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 12:27

ANCONA - Sei anni dopo le scosse di terremoto che hanno distrutto i borghi marchigiani sui Sibillini, inizia la fase cruciale della ricostruzione. Per essere più precisi sono trascorsi 2.144 giorni da quel 24 agosto 2016 quando alle 3.36 una paurosa scossa di magnitudo 6.0 ha fatto precipitare le Marche e altre tre regioni del Centro Italia in un incubo senza fine. Da allora  altre scosse violentissime - il 26 ottobre (5.4 e 5.9), il 30 ottobre (6.5) e il 18 gennaio 2017 (5.5) - hanno completato il disastro con una conta delle vittime devastante: 303 in quattro regioni, di cui 51 nella sola Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno.

Il programma di demolizione nei borghi del cratere

E proprio ad Arquata del Tronto, borgo che più ha pagato in termini di vite rimaste sepolte sotto le macerie, è prevista la demolizione di 24 edifici nel centro storico: attualmente è stato affidato il servizio di progettazione, mentre la consegna del progetto definitivo-esecutivo è prevista entro luglio.

Successivamente scatterà l’affidamento diretto di lavori e servizi, con la richiesta di preventivi e affidamento previsto entro la fine di agosto.

Questo perchè  tra agosto e settembre partono una serie di importanti interventi che vedono l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Marche nelle vesti di soggetto attuatore. Si tratta di ben 17 azioni distinte che verranno messe in atto nei Comuni di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Pieve Torina, e che riguardano sia edifici privati sia pubblici.  In sostanza, spiega l'assessore regionale alla Ricostruzione, Guido Castelli, avverrà «lo smontaggio controllato, la demolizione di taluni edifici e la rimozione delle macerie». Un intervento, sottolinea il direttore dell’Ufficio Ricostruzione, Marco Trovarelli «necessario per agevolare la ricostruzione dei centri storici e delle frazioni, senza contare la pericolosità dovuta a possibili ulteriori crolli»

La mappa dei borghi con gli edifici da demolire

Castelsantangelo sul Nera ci sarà l’intervento più massiccio: ben 179 edifici verranno demoliti sia nel capoluogo che nelle frazioni di Macchie, Nocelleto, Nocria, Gualdo, Rapegna e Vallinfante. Il tutto attraverso un programma strutturato su 11 interventi, che prevede la consegna dei progetti definitivi/esecutivi entro fine luglio, con la conclusione della procedura negoziata per l’affidamento lavori prevista entro settembre. Contemporaneamente, seguirà l’avvio della procedura aperta per l’affidamento dei servizi di trasporto e smaltimento delle macerie.

Ad Ussita, oltre a quella di 12 edifici tra il capoluogo e le frazioni di Sorbo e Castelfantellino, è prevista anche la demolizione del Cimitero Monumentale di Castelfantellino. Anche qui le tempistiche prevedono la consegna del progetto definitivo-esecutivo entro luglio e l’affidamento dell’appalto entro la metà di settembre. Stesso discorso per il cimitero, uno dei luoghi più suggestivi dei Monti Sibillini che vanta origini millenarie prima come castello, poi come luogo destinato ad ospitare i defunti.

A Pieve Torina ci sono 12 edifici da demolire nelle frazioni di Appennino, Seggiole, Tazza e Colle di Casavecchia, il cui iter prevede la consegna del progetto definitivo/esecutivo entro fine luglio, cui seguirà l’avvio della manifestazione di interesse finalizzata alla procedura negoziata per lavori e servizi, in rampa di lancio per l’inizio di agosto. L’affidamento dell’appalto, invece, è previsto entro la metà di settembre.

Infine Visso, dove l’intervento è strutturato in tre lotti distinti tra capoluogo, Borgo San Giovanni e Villa Sant’Antonio per portare a termine la demolizione di 77 edifici. Entro luglio ci sarà l’affidamento diretto dei servizi di progettazione, con consegna dei progetti entro metà agosto. Successivamente, scatterà l’affidamento diretto di lavori e servizi, previa richieste di preventivi entro la fine di agosto. L’affidamento di lavori e servizi è previsto entro la fine di settembre.

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