Dalle “Armonie di pietra” alle statue per Fano e Ascoli: dalla Regione fondi (e mance) per tutti. Cesetti (Pd): «Marchette elettorali»

Dalle “Armonie di pietra” alle statue per Fano e Ascoli: dalla Regione fondi (e mance) per tutti. Cesetti (Pd): «Marchette elettorali»
Dalle “Armonie di pietra” alle statue per Fano e Ascoli: dalla Regione fondi (e mance) per tutti. Cesetti (Pd): «Marchette elettorali»
di Martina Marinangeli
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Martedì 13 Settembre 2022, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 09:12

ANCONA - Come nella miglior tradizione gattopardesca, tutto cambia per restare esattamente com’è. In questo caso, a tradurre nella pratica il concetto reso eterno da Tomasi di Lampedusa ci pensa la Regione. C’era una volta la tabella C. Quel documento allegato ai bilanci, famoso per essere articolato in un pulviscolo di contributi spesso di poche migliaia di euro, ma capillari e distribuiti a pioggia sul territorio. Durante la precedente legislatura, le opposizioni l’avevano ribattezzata pittorescamente “marchetta”.

 
Il documento
L’ex assessore dem al Bilancio Fabrizio Cesetti, invece, coniò un’espressione più elegante, descrivendole come «esigenze organiche del territorio». Quando gli succedette l’attuale titolare della delega Guido Castelli, il centrodestra promise un cambio di passo. E in effetti, la tabella C è davvero sparita dai radar, salvo poi riapparire sotto mentite spoglie e con un nuovo nome: la tabella E. E questa volta, viene curiosamente allegata all’assestamento di bilancio (di solito compare nei bilanci di previsione). Più di cinque pagine fitte fitte di voci che «sono di fatto marchette elettorali», si prende la sua rivincita Cesetti, commentando il documento approdato in questi giorni in commissione Affari istituzionali prima del passaggio in Consiglio regionale a fine settembre. «Molte delle voci si concentrano in territori come Ascoli Piceno e Fano, che sono le città degli assessori Castelli e Mirco Carloni candidati al Parlamento». 


La geografia
Analizzando nel dettaglio la tabella, il colpo d’occhio geografico è in effetti interessante, ma anche lo specifico delle iniziative finanziate ha il suo perché. Si va dai 110mila euro di contributo straordinario al Comune di Ascoli Piceno per la mostra Armonie di pietra, ai 149mila euro alla città di Potenza Picena per il progetto Scenaria Festival nel 2023. Sempre ad Ascoli, spiccano i 20mila euro di contributo per la realizzazione della statua al teatro dei filarmonici.

Non va male neanche al Comune di Castelraimondo, che si accaparra 50mila euro per il progetto Luminarie 2022. Ci sono poi i 10mila euro di contributo straordinario al Comune di Montegallo per l’acquisto di abiti d’epoca per le rievocazioni storiche, i 520mila euro a San Benedetto del Tronto per la riqualificazione di viale Buozzi, i 60mila euro a Senigallia per il sistema di gestione integrato multimediale delle attività, del funzionamento e dell’organizzazione del Consiglio comunale.

Non trascurabile il bottino andato ad Osimo, che si prende 200mila euro in conto capitale per il completamento della nuova struttura geodetica sportiva polivalente della Frazione di Casenuove e per le opere di manutenzione e messa in sicurezza dell’impianto sportivo denominato Skatepark della zona Vescovara. Risalendo geograficamente le Marche, troviamo poi i 5mila euro a favore del Comune di Cartoceto per il progetto Meet us... just in music, i 75mila euro in totale di contributo alla diocesi di Fano per l’intervento di recupero edilizio del Santuario Madonna del Sasso e Belisio Solfare e per altri interventi edilizi nella Casa della comunità della parrocchia di San Paolo al Vallato di Fano, i 10mila euro - questa volta destinati al Comune di Fano - per la realizzazione della statua dedicata a Don Achille Sanchion. Ora, nessuno dice che sia una cosa negativa finanziare queste voci. Il problema sorge quando diventano un sistema che si sostituisce alla programmazione ed alla visione strategica d’insieme. Ed alcune voci, come succedeva già in passato, appaiono alquanto disorganiche. 


L’attacco
Colpisce duro il consigliere del Pd Romano Carancini: «Acquaroli ed i suoi assessori, troppo impegnati a raggiungere Roma, sono talmente fuori dalla realtà regionale che preferiscono foraggiare prebende elettorali a destra e a manca piuttosto che dare risposte al grido di allarme di famiglie, lavoratori e imprese. Per loro il dramma sociale dovuto ai costi dell’energia non esiste». E fa notare come «non possa essere un caso che il consigliere regionale della Lega Luca Serfilippi abbia presentato oltre 50 emendamenti alla legge di assestamento del suo governo». Dal canto suo, il dem Cesetti ha presentato, tra gli altri, un emendamento da oltre 2 milioni di euro per «un Fondo energia e gas per aiutare famiglie ed imprese: vediamo se avranno il coraggio di respingerlo».

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