Avanza la Pedemontana delle Marche: aperto il tratto tra Matelica e Castelraimondo

Un cantiere della Pedemontana delle Marche
Un cantiere della Pedemontana delle Marche
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Sabato 13 Aprile 2024, 16:05 - Ultimo aggiornamento: 17:10

MATELICA - Avanza la Pedemontana delle Marche: aperto il tratto tra Matelica e Castelraimondo. La società Quadrilatero Marche-Umbria, controllata di Anas (Gruppo FS italiane), ha aperto infatti oggi al traffico il secondo stralcio funzionale "Matelica Nord-Castelraimondo Nord" della strada Pedemontana delle Marche, asse di collegamento tra le direttrici Perugia-Ancona e Foligno-Civitanova Marche tra Fabriano e Muccia.

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Il tratto aperto al traffico, per un investimento di 95,7 milioni di euro, è lungo complessivamente 8,4 km e si aggiunge al primo stralcio aperto nel 2021 rendendo percorribili complessivamente 17 km tra Fabriano e Castelraimondo.

Il tracciato comprende 2 gallerie: la galleria “Croce di Calle, lunga 1,5 km, e la galleria “Mistrianello”, lunga circa 1 km. Sono inoltre presenti 5 ponti e viadotti e 4 svincoli a livelli sfalsati che assicurano la connessione alla viabilità locale: Matelica Nord, Matelica Ovest, Matelica Sud e Castelraimondo Nord.

Acquaroli: «È più di un'infrastruttura»

Alla cerimonia del taglio del nastro ha partecipato anche il governatore Francesco Acquaroli: «Un assaggio significativo di quello che sarà la Pedemontana delle Marche. Oggi si è aperto il tratto tra Matelica Nord e Castelraimondo. Questa strada rappresenta molto di più di una infrastruttura, rappresenta una visione del territorio che farà delle Marche una Regione policentrica e riequilibrata, con le aree interne assolute protagoniste».

Nel frattempo, proseguono i lavori per il completamento dei restanti due stralci funzionali che completeranno l’intera direttrice Fabriano-Muccia, lunga complessivamente 35 km, per un investimento totale di 344 milioni di euro. Il completamento di tutte le opere è previsto per la fine dell’anno in corso, compatibilmente con la gestione di importanti ritrovamenti archeologici, di concerto con la competente Sovrintendenza.

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