Sugli Its scoppia la polemica, Marcelli (Its Fabriano) replica a Bocchini: «Non sono terra di conquista»

Sugli Its scoppia la polemica, Marcelli (Its Fabriano) replica a Bocchini: «Non sono terra di conquista»
Sugli Its scoppia la polemica, Marcelli (Its Fabriano) replica a Bocchini: «Non sono terra di conquista»
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Lunedì 6 Novembre 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 08:22

ANCONA Una realtà importante, con tanto potenziale ancora da sviluppare. Il mondo degli Istituti tecnologici superiori - che formano figure professionali altamente specializzate e promuovono corsi ad elevato contenuto tecnico e tecnologico - nell’attesa che abbia quella ribalta che merita, diventa argomento di dibattito nelle Marche.

Dopo l’intervista rilasciata dal presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini al Corriere Adriatico, interviene l’ingegner Giancarlo Marcelli, presidente dell’Its Academy di Fabriano, fondazione apripista del sistema degli Its nazionali e marchigiani.

Innanzitutto per replicare su un punto messo in luce dal numero uno degli industriali anconetani: «In regione gli Its non sono divisi, come riferisce il presidente Bocchini, ma addirittura in accordo di rete fra Fabriano, Fano e Fermo». E ci tiene a sottolineare come «gli attuali risultati raggiunti siano incoerenti con qualunque pensiero diffuso di scarso appeal». 


I risultati


Numeri alla mano, Marcelli osserva che «in una piccola realtà di montagna, tesoro regionale di innovazione e di impresa, siamo una realtà di formazione tecnica e occupazionale unica, se è vero che nessun nostro diplomato non ha trovato occupazione di settore. È dunque evidente la grande opportunità messa in campo nel 2010». A frequentare l’Its fabrianese nel tempo non sono stati solo studenti marchigiani, ma anche da altre regioni (Puglia, Lazio, Sicilia, Veneto, Emilia Romagna).

Marcelli lancia poi un j’accuse: «Per gli Its il ruolo di Confindustria non è quello di osservatore critico, senza sostegno. L’associazione solo nel recente passato ha scoperto la presenza dell’Its che dirigo. Le divisioni trovano sempre luoghi di conciliazione e Confindustria ne dovrebbe essere, nel caso, promotrice, anziché tutrice legittima, ma solo di interessi. Gli Its non sono terra di conquista, ma luoghi di formazione che tutti dobbiamo sostenere». Bacchettata a cui fa seguire un invito: «Apra un tavolo con le Fondazioni, la Regione, l’Usr, e magari gli enti locali che poco sanno nel merito». Una mano tesa.
 

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