Pericolo hacker, così l’allarme cyber crea nuovi occupati: ecco le scuole di Lanciano e di Roma

In Abruzzo e nel Lazio gli Istituti tecnici superiori (post diploma) formano giovani per la cybersecurity

Pericolo hacker, così l’allarme cyber crea nuovi occupati: ecco le scuole di Lanciano e di Roma
di LUCA CIFONI
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Mercoledì 1 Marzo 2023, 14:12 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 15:02

Non si è ancora depositata la polvere alzata dall’ultimo cyber-attacco di rilievo contro l’Italia.

Nella notte del 5 febbraio, intorno alle 4 del mattino, il Computer Center Incident dell’Agenzia per la Cybersecurity segnalò che una cyber gang, una banda di delinquenti del web, stava tentando di bloccare il funzionamento di numerosi sistemi operativi italiani dopo aver provato a mettere al tappeto alcune reti informatiche finlandesi, poi francesi e di altri Paesi europei. L’operazione fu sostanzialmente sventata; ma al di là dell’effettiva portata di quell’allarme, nelle ore successive si scoprì che l’attacco aveva interessato sistemi che non avevano eliminato un bug, un difetto del software, che era stato segnalato fin dal 2021. Morale: le amministrazioni pubbliche e le aziende italiane distratte o deboli sul tema della protezione dei loro sistemi informatici a febbraio 2023 hanno subito l’ennesima, severissima, lezione.

IL RISVOLTO

La cronaca dell’ultimo episodio di rilievo della guerra a bassa intensità che si combatte nel mondo web la dice lunga su quanto sia strategica la cybersicurezza, di quanto l’Italia sia indietro sul tema ma anche delle opportunità che questo settore fornisce. Già, perché il “pericolo hacker” sta iniziando a produrre posti di lavoro di alta qualità in tutta Italia ma in particolare in Abruzzo e nel Lazio. In queste due Regioni, per i giovani dotati di talento informatico, entrare in fretta (e con stipendi allettanti) nel mondo della cybersecurity è ora una possibilità concreta. A fare da trampolino di lancio sono alcuni Academy-Its (Istituti Tecnici Superiori, da non confondersi con gli Istituti tecnici quinquennali) che forniscono corsi biennali post-diploma.

LA PRIMA BUSTA

 Da poco sono partiti i primi corsi sulla sicurezza cibernetica destinati a formare specialisti di altissima qualità inserendoli direttamente nelle aziende del settore.

Gli Its sono una corsia preferenziale velocissima che, fuori dal circuito universitario, consente di essere assunti in appena due anni al 95% degli iscritti con la possibilità di ricevere una prima busta paga anche mentre si studia. I Tecnici superiori, infatti, adattando all’Italia il modello tedesco scuola-impresa, operano in stretto contatto con aziende grandi e piccole che hanno estremo bisogno di giovani periti con idee innovative e formati direttamente sui posti di lavoro più che in aule scolastiche dove si impara solo teoria. In questo scenario, gli Its dell’Italia centrale che hanno già avviato corsi di sicurezza cibernetica sono due.

LE ESPERIENZE

Il primo è quello abruzzese di Lanciano che è sbarcato a Chieti dove è presente un importante centro d’eccellenza informatico di Leonardo, il SOC, Security Operation Center, che già protegge mezza Italia. Il secondo è l’Academy Lazio Digital che da pochi mesi ha aperto una sede a Roma, nel quartiere Pigneto (per l’esattezza in via de Magistris 13) e opera in collaborazione con imprese informatiche con migliaia di dipendenti come Dgs ed Exprivia. Per entrambi gli Its i cyber-corsi sono nuovi di zecca, destinati per ora a 25/30 studenti che dopo le superiori invece di iscriversi all’Università hanno preferito specializzarsi in una materia tecnica ma senza rinunciare a entrare nel mondo del lavoro di serie A. «Per l’Its Lazio Digital quello della cyber security è uno di quattro nuovi corsi di informatica – spiega il presidente Euclide Della Vista – Il nostro obiettivo è assicurare alcune centinaia di ottimi tecnici alle aziende laziali impegnate sulle nuove frontiere tecnologiche. Nei prossimi anni ci allargheremo ma per ora abbiamo potuto accettare solo poco più di un centinaio di iscrizioni sulle 450 candidature ai nostri corsi che abbiamo ricevuto la scorsa estate». Al Pigneto, oltre che per la sicurezza cibernetica, si fa formazione per diventare progettisti di software, cloud developer e creatori di video-giochi. E a Lanciano? «Da noi chi frequenta il corso di cybersecurity è già stato assunto con contratto di apprendistato dalla società di recruitment Adecco Italia», gongola il presidente dell’Its, Paolo Raschiatore. «Formare giovani abruzzesi sulla gestione d’alto livello di tecnologie informatiche è strategico per il nostro territorio – aggiunge Antonio Maffei, direttore della Fondazione che gestisce l’istituto – posti di lavoro di qualità assicurano futuro all’Abruzzo, e al tempo stesso permettono all’intera Italia di sfruttare i talenti delle nostre province che altrimenti potrebbero essere costretti a trovare sbocchi in altri territori o all’estero».

LA COLLABORAZIONE CON LEONARDO

L’Its di Lanciano-Chieti opera in collaborazione strettissima con una grande azienda come Leonardo. «Il nostro obiettivo – ha dichiarato ai media locali Aldo Sebastiani, responsabile del Soc-Leonardo, in occasione del lancio dell’Its – è quello di creare un ecosistema locale aperto in grado di garantire ai giovani un percorso formativo importante con una ricaduta e una sinergia con il mondo industriale. Quello della cybersicurezza non è un tema di semplice business ma una necessità strategica per l’Italia e dall’Abruzzo può arrivare un importante contributo all’intero Paese». La necessità di raccogliere energie informatiche fresche sull’intero territorio nazionale ha spinto l’anno scorso l’allora ministro dell’Istruzione, l’economista Patrizio Bianchi, a firmare un accordo quadro con l’associazione nazionale degli Its, l’Agenzia Nazionale della Cybersecurity, Confindustria, Fondazione Leonardo e alcune Regioni per accelerare la nascita e lo sviluppo (e il controllo da parte del ministero) degli Istituti Superiori specializzati in informatica. Un obiettivo per il quale sono stati stanziati i primi 48 milioni di euro.

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