Le rassicurazioni di Baldelli : «Per la Fano-Grosseto tutti i lotti sono garantiti»

Le rassicurazioni di Baldelli : «Per la Fano-Grosseto tutti i lotti sono garantiti»
Le rassicurazioni di Baldelli : «Per la Fano-Grosseto tutti i lotti sono garantiti»
di Martina Marinangeli
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Martedì 27 Febbraio 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 07:06

Non solo Pedemontane. Nel passaggio tecnico del pre-Cipess (propedeutico alla scelta delle opere a cui dare priorità in termini di progettazione e risorse) oltre ai 94 milioni di euro aggiuntivi per la Sassoferrato-Fabriano c’è anche un’altra bella sorpresa per le Marche. Per la prima volta il Contratto di programma tra Anas e Mit per il 2024-2025 ha previsto l’inserimento di tutti i lotti mancanti della Fano-Grosseto. «Una vera e propria garanzia per il completamento dell’intero itinerario», esulta il titolare della delega alle Infrastrutture Francesco Baldelli. Parliamo dei sette lotti del segmento marchigiano della E78 che collegherà il versante tirrenico a quello adriatico. Lotti a cui si aggiunge la seconda canna della galleria della Guinza, per la quale è in corso di redazione il progetto di fattibilità tecnico-economica (e che ha un costo stimato in 500 milioni di euro).

I segmenti

Nello specifico, parliamo del lotto 4 tra Mercatello sul Metauro Est e Ovest, e dei lotti 5 e 6 tra Mercatello sul Metauro e Urbania, per i quali si è concluso l’iter per la realizzazione del progetto definitivo.

Del lotto 7, ovvero la variante di Urbania, che vede in corso di redazione il progetto esecutivo (dopo la prima canna della galleria della Guinza, con i lavori da 130 milioni di euro consegnati lo scorso 12 febbraio, è il tratto con l’iter più avanzato) e dei lotti 8, 9 e 10 tra Urbania e Santo Stefano di Gaifa con il progetto definitivo i corso.

«Galleria della Guinza, Fano-Grosseto, Ultimo Miglio, Lungomare Nord, gli ultimi step della Quadrilatero, la Salaria e i tratti della Pedemontana, solo per citarne alcune - stila l’elenco dei cantieri da far partire l’assessore -. Siamo dentro una stagione di opere stradali che cambieranno il volto delle Marche. È un percorso già avviato per proiettarle nel novero delle regioni più dinamiche d’Europa, attraverso una politica infrastrutturale finalizzata a diffondere lavoro e sviluppo sostenibile. Sblocchiamo le Marche, dalla costa all'entroterra». La chiave di volta è stata porre le condizioni per riaprire la Guinza e procedere per lotti funzionali, con due corsie già predisposte a raddoppiare a quattro. Un’inversione di marcia, rispetto al precedente declassamento a strada di valenza locale, ha significato «fissare un punto di non ritorno: avere risorse già disponibili per la progettazione dei lotti mancanti equivale a porre le basi per intercettare le risorse per la realizzazione dell'intera opera». Parola di Baldelli, che punta a passare dalla teoria alla pratica in tempi brevi.

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