Guerra e Covid, dalla Regione Marche 8,5 milioni alle imprese per respirare nel caro prezzi. Chi può chiedere i fondi e i termini per le domande

Guerra e Covid, dalla Regione Marche 8,5 alle imprese per respirare nel caro prezzi
Guerra e Covid, dalla Regione Marche 8,5 alle imprese per respirare nel caro prezzi
di Martina Marinangeli
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Lunedì 16 Maggio 2022, 04:00

ANCONA - Alle imprese, in debito di ossigeno tra caro prezzi, strascichi dello tsunami Covid e sanzioni con conseguente contrazione dei mercati, un plafond da 8,5 milioni di euro per riuscire a rifiatare. Una goccia nel mare, rispetto a quelle che sono le reali necessità, ma la cifra - individuata con apposita variazione di bilancio dalla Regione Marche - punta a finanziare specifichi fondi straordinari a sostegno del sistema produttivo regionale per fronteggiare l’emergenza economica.

Scendendo più nel dettaglio, si può infatti vedere come le risorse siano destinate per 3 milioni di euro al sostegno alla liquidità delle imprese e per 5.512.662 euro all’erogazione di contributi una tantum, di cui 500 mila euro per il settore della pesca e 400 mila euro a favore dei consorzi.

Viene anche previsto un fondo straordinario per la concessione di contributi una tantum alle imprese del settore industriale, artigianale e dei servizi. La variazione generale al bilancio di previsione 2022/2024 - all’interno della quale queste cifre sono comprese -, è stata presentata dalla giunta lo scorso 6 maggio ed oggi l’assessore competente Guido Castelli la illustrerà alla commissione Affari istituzionali. Una tappa dell’iter consiliare che si completerà con l’approvazione del documento da parte dell’assemblea legislativa a stretto giro di posta. 


Le misure
Nello stesso documento, suddiviso in nove articoli, vengono anche ritoccati i termini fissati dalla legge regionale 13 del 2020 per l’erogazione dei contributi anti Covid: i Confidi potranno concedere i benefici alle aziende che ne fanno richiesta non più fino al 30 giugno 2022, come inizialmente previsto, ma fino al 21 dicembre. «La modifica della scadenza - viene spiegato nel dossier che accompagna la variazione di bilancio - consente di dare risposta alle richieste rimaste inevase da parte delle imprese che ancora lamentano conseguenze legate alla reiterazione delle emergenze Covid e il pieno utilizzo delle risorse già assegnate ai soggetti gestori. Il prolungamento dell’operatività - specifica il documento - viene consentito nei limiti delle risorse già trasferite per cassa ai soggetti gestori». Altri 15 mila euro vengono poi “dirottati”, con la variazione, dalla voce “Interventi per la tutela e miglioramento della qualità delle risorse ittiche” all’erogazione di un contributo straordinario al Comune di San Benedetto del Tronto per l’acquisto di beni per il mercato ittico di proprietà dell’ente. 


Il rendiconto 2021
Nel pianificare un futuro che si fa sempre più incerto a causa di un contesto internazionale ad alto rischio, la Regione può almeno tirare un sospiro di sollievo su quello che è stato l’andamento finanziario del 2021, anno altrettanto complesso che pagava ancora le voragini nei bilanci create dal Covid. Il 2 maggio è stato infatti deliberato il rendiconto generale della Regione per il 2021. «Nonostante il perdurare della forte crisi pandemica che ha intaccato il tessuto produttivo, finanziario e sociale - osserva Castelli -, il bilancio regionale mantiene la propria solidità». Il risultato di amministrazione è pari a 664.673.754 euro, mentre l’importo del debito complessivo si è ulteriormente ridotto, scendendo da 570,63 a 514,92 milioni di euro (-9,76%). Con riferimento alle entrate, sono stati accertati 4.381,4 milioni, mentre per quanto concerne le spese, sono stati impegnati 4.199,4 milioni di euro.

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