ANCONA Un rientro col botto dalle ferie estive. Con tre assessori già con le valigie in mano, diretti verso gli scranni dorati del Parlamento, il governatore Francesco Acquaroli non può e non vuole perdere tempo. Sostituire il vicepresidente Mirco Carloni, il titolare della delega al Bilancio Guido Castelli e l’assessora a Cultura ed Istruzione Giorgia Latini - unica quota rosa dell’esecutivo - candidati alle Politiche e con ottime chance di essere eletti, non è cosa semplice. Ne è ben consapevole il numero uno di Palazzo Raffaello, che lunedì ha convocato i consiglieri regionali di maggioranza per definire il nuovo assetto della sua giunta.
Le new entry
E così, a poco meno di 20 giorni dalla chiamata alle urne, il governatore ha già in mente quella che sarà la nuova squadra pronta a scendere in campo da ottobre. Con inevitabile rimpasto di deleghe annesso. Il posto del leghista Carloni andrà al collega di partito Andrea Antonini, che si prenderebbe dunque le deleghe allo Sviluppo economico e all’Agricoltura. Sempre in quota Carroccio, Daniela Tisi - attualmente dirigente regionale nel settore Beni e attività culturali, già candidata con la Lega alle Regionali 2020 - subentrerebbe alla Latini nell’assessorato che comprende la Cultura e l’Istruzione. Espressione del Fermano, andrebbe a sanare uno dei due vuoti geografici che in questi primi due anni di mandato hanno caratterizzato la giunta Acquaroli.
Le commissioni
Nell’effetto domino provocato dalla diaspora di assessori e consiglieri verso Roma, vengono coinvolte anche le commissioni consiliari. Con la presidente di quella alla Sanità Elena Leonardi candidata nel collegio Marche sud al Senato - e quindi con un piede già in Parlamento, essendo un feudo blindato del centrodestra - si libera un posto per la consigliera Anna Menghi, in un passaggio di testimone tra FdI e Lega. Switch tra i due partiti che si ripete, a parti invertite, anche nella commissione Governo del territorio, finora presieduta da Antonini. Il suo eventuale ingresso in giunta richiederebbe una sostituzione ed il nome in pole è quello di Andrea Assenti, consigliere in quota FdI. I primi tasselli sono stati messi. Ora bisogna vedere se il puzzle resisterà fino a dopo le elezioni.