Marche in zona gialla da lunedì, l'ordinanza di Acquaroli e le nuove regole del decreto riaperture. Ecco cosa cambia

Francesco Acquaroli
Francesco Acquaroli
di Maria Teresa Bianciardi
3 Minuti di Lettura
Sabato 24 Aprile 2021, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 16:48

ANCONA  - Da lunedì le Marche tornano in zona gialla: l’ufficialità è arrivata ieri dalla cabina di regia che ha analizzato i dati ma anche dal presidente della Regione Francesco Acquaroli che lo ha comunicato dopo avere parlato con il ministro Speranza. Una fascia rinforzata dove scatteranno le nuove regole del decreto che anticipa le nuove aperture e che riguarda tutte le regioni italiane tranne la Sardegna in area rossa e Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta che rimangono in arancione. 

LEGGI ANCHE:

Riaperture Covid, il calendario in 5 tappe: ristoranti, visite, sport, stadi, terme. Tutte le regole

Per le Marche significa tornare a respirare dopo settimane sott’acqua e con cinque comuni che resteranno in zona rossa fino alla mezzanotte di domani, secondo l’ordinanza del presidente Acquaroli, a meno che non decida di prolungare i divieti dopo avere rianalizzato i dati sui contagi. Quattro Comuni sono in provincia di Pesaro Urbino - Acqualagna, Vallefoglia, Montelabbate e Tavullia -, uno in provincia di Ancona, Cerreto d’Esi. E al momento è proprio il Pesarese sotto la lente dell’Osservatorio epidemiologico regionale, dove il Covid sembra avere accelerato in alcune realtà mentre nel resto del territorio l’effetto zona rossa - prima a macchia di leopardo, poi in tutta la regione - si sta facendo sentire con un abbassamento dei contagi e della pressione sul sistema sanitario. 

Resta invece ancora alto il numero dei decessi, come ha spiegato anche il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di Regia organizzata dal ministero. Nelle ultime 24 ore il numero totale delle vittime marchigiane del Covid è salito a 2.904 con otto decessi in più: si tratta di quattro donne e quattro uomini di età compresa tra i 71 e i 95 anni, con patologie pregresse. Tre erano della provincia di Ancona: un 78enne di Osimo, un 88enne di Ancona, una 95enne di Belvedere Ostrense. Due deceduti risiedevano nel Maceratese (un 71enne di Appignano e un 89enne di Pieve Torina) e due in provincia di Pesaro Urbino (due donne di 81enne rispettivamente di Fano e di Mondolfo). Infine è morta una 91enne di Fermo.

Continua invece il calo dei ricoveri di pazienti positivi: attualmente nelle strutture ospedaliere ci sono 575 degenti Covid, cioè 140 in meno rispetto a una settimana fa. In calo nell’ultima giornata in particolare i degenti in Semintensiva arrivati a 153 (-17) e in Terapia Intensiva che adesso sono 70 (-6) mentre i ricoveri nei reparti non intensivi sono 352 (-2). Gli ospiti di strutture territoriali sono 219 (+3) e gli assistiti nei Pronto soccorso 14 (+1). In calo i positivi in isolamento domiciliare (6.311; -288) e le quarantene per contatto con positivi (13.060 (-21; 4.267 persone con sintomi, 171 operatori sanitari). Il totale dei positivi (ricoveri+isolamenti) è 6.886 mentre i guariti/dimessi salgono a 86.052 (+624).

Nell’ultima giornata analizzata sono risultati 326 i positivi al virus tra le nuove diagnosi nelle Marche: 88 in provincia di Ancona, 79 in quella di Pesaro Urbino, 75 in quella di Macerata, 42 in quella di Ascoli Piceno, 26 in provincia di Fermo e 16 fuori regione.

I positivi comprendono soggetti sintomatici (57), contatti in setting domestico (103), contatti stretti di casi positivi (80).

© RIPRODUZIONE RISERVATA