Domani consegna dei lavori per la realizzazione della galleria sulla Fano-Grosseto. Baldelli: «Guinza pronta nel 2027»

«Giornata storica. L’ultimo operaio chiuse il cancello del cantiere nel ‘94»

Domani consegna dei lavori per la realizzazione della galleria sulla Fano-Grosseto. Baldelli: «Guinza pronta nel 2027»
Domani consegna dei lavori per la realizzazione della galleria sulla Fano-Grosseto. Baldelli: «Guinza pronta nel 2027»
di Martina Marinangeli
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Domenica 11 Febbraio 2024, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 07:31

Francesco Baldelli, assesore alle Infrastrutture: domani si taglia il traguardo della consegna dei lavori per la Guinza. Dopo decadi da regina delle incompiute, ora si sblocca l’iter: quando la vedremo completata e finalmente percorribile?

«Domani scriviamo un nuovo capitolo della storia bicentenaria dei collegamenti tra Adriatico e Tirreno. Ne parlava già Napoleone nel 1806. L’ultimo operaio chiuse a chiave il cancello del cantiere nel ‘94. Oggi, dopo 30 anni, sblocchiamo l’opera per sbloccare la Fano-Grosseto».

I tempi?

«Al momento, sulla Guinza sono già in corso bonifica bellica e rilevazioni ambientali, mentre i lavori dureranno, da contratto, 925 giorni (due anni e mezzo circa)».

Bene la galleria, ma il resto della E78? A che punto siamo con il resto dei lotti marchigiani?

«Sul progetto del bypass di Mercatello (lotto 4) è in corso la valutazione di impatto ambientale (Via).

Per il lotto 10 (Santo Stefano di Gaifa) è in fase di ultimazione la progettazione. Per il lotto 1, che dopo la Guinza si affaccia sull’Umbria, Anas procederà, in una prima fase, ai lavori di manutenzione e sistemazione della Sp200, in modo da rendere funzionale il collegamento alla E45 una volta aperta al transito la Galleria».

E nel frattempo?

«Contestualmente, si procederà per il tratto in variante della stessa Sp200, per il quale è in corso la progettazione, che costituirà il collegamento di 10 km circa con l’arteria europea E 45 che collega Cesena a Orte, nel Lazio».

C’è ancora strada da fare, insomma: è possibile dire quando l'intero itinerario dal Tirreno all'Adriatico sarà completato?

«Fare previsioni non ha portato fortuna a questa strada. Osservo solo che domani è una giornata storica, che vede schierati i vertici di tre regioni determinate a raggiungere l’obiettivo di risolvere la questione Centro Italia e riequilibrare un dibattito nazionale troppo polarizzato tra le infrastrutture del Nord e quelle del Sud».

In che modo, nello specifico, questo asse viario contribuirà allo sviluppo del territorio?

«Con l’apertura della Guinza e la Fano-Grosseto sblocchiamo i collegamenti con Umbria e Toscana e quelli con la piattaforma logistica delle Marche: porto di Ancona-aeroporto di Falconara-interporto di Jesi, il Centro Italia e l’Europa. La Galleria, infatti, si inserisce nella proposta di realizzare il Corridoio europeo di trasporto, che colleghi l’Oriente, la Turchia e i Balcani con la Penisola Iberica, avendo come snodo il porto di Ancona, che si connette con quelli del Tirreno, viaggiando lungo la ferrovia Orte-Falconara e appunto la Fano-Grosseto».

Piano imponente sulla carta, ma nella pratica sembra complesso metterlo a terra.

«Marche 2032, il Piano delle infrastrutture è già in moto e la Guinza è un bel colpo di acceleratore nella visione complessiva di una regione che vogliamo riagganciare a quelle più dinamiche d’Europa».

La Guinza chiave di volta delle Marche, dunque?

«Era il tappo più duro da stappare. Sappiamo che la Fano-Grosseto a 4 corsie non si costruisce in un giorno, ma sappiamo che realizzarla a stralci è possibile e la riapertura della Guinza innesca un punto di non ritorno. Passaggio importante è stato l’impegno del Governo Meloni nella seduta Cipess del 27 dicembre 2022, quando sono stati stanziati 150 milioni di euro. Poi la gara e ora la consegna dei lavori. E questo è solo l’inizio».

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