Scuola, conto alla rovescia con i soliti nodi: «Troppi gli alunni nelle nostre classi»

Scuola, conto alla rovescia con i soliti nodi: «Troppi gli alunni nelle nostre classi»
Scuola, conto alla rovescia con i soliti nodi: «Troppi gli alunni nelle nostre classi»
di Maria Cristina Benedetti
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Lunedì 12 Settembre 2022, 03:25

ANCONA -  La campanella anche quest’anno ha il suono stridente d’un allarme. Nelle Marche saranno 199.392 gli studenti e le studentesse che mercoledì torneranno tra i banchi delle 10.002 classi e sezioni delle 233 scuole statali. Rientreranno, con i problemi di sempre. Paola Martano traccia la mappa delle criticità, che seguono l’andamento della convenzione. «Il ministero dell’Istruzione al di là delle promesse fatte, non ha ridotto la presenza degli alunni nelle aule».

La segretaria regionale dello Snals Confsal e insegnante di sostegno all’alberghiero di Loreto, mostra le spine di sempre, rese più laceranti dall’emergenza-Coronavirus: «La pandemia per ora è sotto controllo, ma non sappiamo - mette in guardia - come andrà al rientro.

Vorremmo poter lavorare in tranquillità. Non è possibile». Un timore velato, il suo, che converte in cifre. «Viaggiamo con una densità di 27-28 ragazzi, mentre sarebbe ragionevole scendere a quota 20-22». Ricorda i passaggi d’un impegno mancato: «Noi delle sigle sindacali ci siamo presentati compatti al tavolo pre-elettorale, al quale sedevano i rappresentati dei partiti. Tutti si sono espressi a favore della riduzione, ma niente». Scorre veloce la lista delle doglianze: «Quest’anno verrà a mancare il personale Covid, mille unità tra docenti, collaboratori di segreteria e personale scolastico». 


Il vuoto 
La contromossa non argina il terreno che frana: «L’Ufficio scolastico regionale ha rafforzato l’organico Ata con oltre 400 nuove entrate, ma non sarà sufficiente a colmare il vuoto che s’è creato». Passa alla voce, silenziata, “stabilizzazione dei precari”. «Nelle Marche impegniamo 4.000-4.500 supplenti all’anno, ma si continuano a non risolvere quei contratti in attesa di certezze da troppo tempo». Va con il paradosso: «Sa quante volte si deve rimettere mano alle graduatorie nazionali perché i quiz dei concorsi erano sbagliati? Accade anche questo». 


Le figure 
L’elenco del vuoto a perdere prosegue con la carenza dei direttori dei servizi amministrativi. «Sono le figure più elevate, insieme con i presidi. Sono coloro - ne ricorda il ruolo chiave - che gestiscono i bilanci degli istituti, non certo un affare di poco conto». Arriva all’emergenza, insanabile, dell’attività didattica di sostegno: «Spesso è affidata a docenti non specializzati, non per loro responsabilità ma perché non vengono messi nelle condizioni di frequentare corsi di formazione». 


Il calo 
Sì, la campanella anche quest’anno ha il suono stridente d’un allarme. «I problemi restano tutti - è l’amarezza della Martano - nonostante gli alunni stiano diminuendo». Sono circa mille in meno dello scorso anno, a fronte di un incremento di classi e sezioni autorizzate: 9.924 tra il 2021 e il 2022. A voler riprendere il filo dei numeri, ecco che ad attendere gli studenti, nelle aule si presenteranno 22.871 docenti di materie disciplinari e di sostegno, di cui 4.911 assunti a tempo determinato, il 21,47% del totale. Procedendo di scorporo, 19.752 sono i posti in organico di diritto, 524 in organico di fatto, per un totale di 20.276. A questi se ne aggiungono altri 2.595 in deroga istituiti, per questo anno, per esigenze del sostegno, che in tutto arriva a contare 5.663 posti, di cui 3.068 previsti in organico di diritto. 
 

I dati 


A insistere con la logica dei numeri, emerge che le cattedre di sostegno per le supplenze sono 2.600, ovvero il 45,8% del totale. Dei 4.911 incarichi a tempo determinato, 891 sono supplenze annuali, 2.688 da assunzioni fino al termine delle attività didattiche e 1.332 incarichi assegnati su spezzoni orari. Per le assunzioni in ruolo dei docenti, il contingente assegnato dal ministero alle Marche è di 2.009 posti. Ad accogliere gli studenti ci sarà anche il personale Ata, ovvero collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici: circa 6mila unità alle quali, dopo una analisi delle esigenze funzionali, l’Ufficio scolastico regionale ne ha aggiunte altre 423 in deroga. Suonerà anche per loro la campanella. 

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