Un ambo in campo per per la Svem: ora Gianmauro Melis sfida Vittoriano Solazzi

Un ambo in campo pòer per la Svem: ora Gianmauro Melis sfida Vittoriano Solazzi
Un ambo in campo pòer per la Svem: ora Gianmauro Melis sfida Vittoriano Solazzi
di Martina Marinangeli
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Venerdì 3 Settembre 2021, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 08:10

ANCONA  - Un ambo per la Svem. Dopo la candidatura ad amministratore di Vittoriano Solazzi, al fotofinish sarebbe arrivata anche quella di Gianmauro Melis, al momento nel coordinamento della Lega di Fano dopo aver ricoperto ruoli a livello provinciale. E il borsino darebbe proprio quest’ultimo come favorito, in una scelta che spetta alla giunta e che dovrà essere presa a stretto giro di posta.

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Lunedì scade infatti il mandato dell’attuale amministratore unico della Svim, Gianluca Carrabs, con l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio e, dopo quella data, Palazzo Raffaello dovrà designare il suo successore per gli adempimenti statutari che porteranno alla trasformazione della società in Svem (Sviluppo Europa Marche). 


Si tratta, dunque, di un ruolo da “traghettatore” della durata di 90 giorni quello per cui starebbero correndo Solazzi e Melis: nei piani dell’esecutivo la figura dell’amministratore unico dovrà essere sostituita da un cda a tre, e non è detto che il “pontiere” designato ne farà parte.

La discesa in campo di Melis, tuttavia, ha tolto politicamente le castagne dal fuoco al centrodestra, colto di sorpresa dalla candidatura di Solazzi. Benché il suo nome stesse circolando da mesi, l’effettiva partecipazione al bando era inattesa: nei tavoli di confronto della maggioranza questa opzione non era mai stata presa in considerazione ed è stata definita «politicamente singolare».

Ex presidente dell’Assemblea legislativa nello Spacca II, Solazzi è collocato ora in area Udc e ricopre un incarico di consulente economico nella struttura del Gabinetto del presidente del Consiglio regionale Dino Latini. Considerando che la quarta gamba della maggioranza si è già portata a casa lo scranno più alto di Palazzo Leopardi, gli alleati di peso (FdI, Lega e FI) difficilmente faranno altre concessioni. Eppure, la candidatura di Solazzi è arrivata comunque, ma con ogni probabilità a spuntarla sarà Melis, fanese (originario di Oristano) come il vicepresidente della giunta in quota Carroccio Mirco Carloni. Tanto più che, negli accordi tra partiti, la presidenza della Svem dovrebbe andare proprio alla Lega.

Con ogni probabilità non nella figura di Melis, ma il ruolo resterebbe “in house”. La neonata Svem si concentrerà sulla partita dei fondi europei che arriveranno con la nuova programmazione 2021/2027 e con il Recovery Fund. Dunque i profili che si cercano per la presidenza dell’organo di amministrazione saranno tecnici, benché di area, con un occhio di riguardo per gli accademici. E se questi criteri resteranno in campo, i curricula dei due attuali candidati non collimerebbero.

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