Marche, 61 yacht stranieri non dichiarati: valore complessivo di oltre 7 milioni di euro

Marche, 61 yacht stranieri non dichiarati: valore complessivo di oltre 7 milioni di euro
​Marche, 61 yacht stranieri non dichiarati: valore complessivo di oltre 7 milioni di euro
2 Minuti di Lettura
Sabato 30 Novembre 2019, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 11:47

ANCONA - Imbarcazioni da diporto immatricolate all'estero ma di proprietà di soggetti fiscalmente residenti in Italia che non le avevano dichiarate all'Agenzia delle Entrate. Un fenomeno piuttosto diffuso anche nelle Marche visto che il Reparto aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona ne ha scovate 61 di pregio ormeggiate in porti turistici e approdi del litorale, o in transito nelle acque prospicienti la costa marchigiana, per un valore complessivo di 7 milioni di euro.

LEGGI ANCHE:

Quaranta abitazioni affittate in nero: scoperta l’evasione formato famiglia

Dichiarava 15mila euro di reddito ma aveva un immobile che valeva venti volte di più: pusher nel mirino della Finanza

Dopo il monitoraggio fiscale, denominato «Non expedit rw», come la sigla del quadro della dichiarazioni dei
redditi omessa dagli interessati, sono state irrogate sanzioni per oltre 1,1 milioni di euro ai proprietari delle imbarcazioni responsabili di una dichiarazione infedele di redditi, beni e loro valore patrimoniale. Molte delle somme sono state già recuperate: diversi interessati si sono avvalsi del ravvedimento operoso che permette uno sgravio sull'importo della sanzione contestato che va dal 3 al 15% del valore del bene non dichiarato.


La Finanza ha eseguito controlli su 120 di unità navali battenti bandiera estera ormeggiate nelle Marche o che navigavano davanti alle coste marchigiane. 61 mezzi immatricolati all'estero sono risultati di soggetti residenti in
Italia che non ne avevano comunicato all'Agenzia delle entrate, in sede di dichiarazione annuale dei redditi, la disponibilità ed il rispettivo valore di mercato.

La normativa fiscale, spiegano le Fiamme Gialle, prevede infatti l'obbligo di indicare nella dichiarazione dei redditi
annuale, utilizzando l'apposito modello «rw», qualsiasi investimento o bene detenuto all'estero, tra cui le unità da
diporto: la normativa, denominata «monitoraggio fiscale», consente agli organi di controllo di meglio apprezzare la reale capacità contributiva del dichiarante e ricavarne informazioni ed elementi utili a valutare l'adeguatezza o meno dei redditi indicati rispetto alla situazione patrimoniale dichiarata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA