Bancarotta fraudolenta, sei indagati: sequestri e perquisizioni della Finanza

Bancarotta fraudolenta, sei indagati: sequestri e perquisizioni della Finanza
Bancarotta fraudolenta, sei indagati: sequestri e perquisizioni della Finanza
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Sabato 9 Novembre 2019, 11:03

ANCONA - Nei giorni scorsi, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona, a conclusione di una approfondita attività investigativa, hanno dato esecuzione ad un provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale relativo all’applicazione della misura cautelare personale del divieto di esercitare imprese o uffici direttivi delle persone giuridiche per la durata di un anno nei confronti di due fratelli  - B.E. di 66 anni e B.I. di 56 anni - indagati per essersi resi responsabili, unitamente ad ulteriori quattro persone - P.E. di  64 anni, B.A. di 26 anni, C.G. di 58 anni e B.M. di 53 anni - dei reati di bancarotta fraudolenta e di “trasferimento fraudolento di valori”.

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L’operazione in argomento si colloca nell’ambito di una ampia indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona, che aveva preso le mosse dal fallimento, dichiarato nel 2017, di una società a responsabilità limitata, operante nel settore delle costruzioni, con sede legale ed operativa in Ancona.
 
L’attività degli uomini delle Fiamme Gialle ha consentito di appurare, tra l’altro, che i suddetti soggetti - amministratori di fatto e di diritto della società fallita – avrebbero nel tempo distratto dalla massa fallimentare ingenti risorse economiche e finanziarie, costituendo una nuova società avente lo stesso oggetto sociale, allo scopo di creare pregiudizio in danno dei creditori, in prevalenza rappresentati dall’Erario.
 
In particolare, attraverso numerose e variegate operazioni contabili, è stato fraudolentemente svuotato il patrimonio della fallita, facendo confluire l’intero compendio dei beni aziendali - comprensivo di avviamento commerciale, clientela, know how e macchinari - in un nuovo soggetto economico, appositamente creato e messo al riparo dalle ingenti passività in precedenza accumulate per oltre due milioni e mezzo di euro.
 
Gli amministratori indagati, inoltre, avrebbero consegnato, agli organi della curatela, scritture contabili frammentarie o comunque tali da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio societario e delle movimentazioni degli affari, con la finalità di dissimulare i beni appartenenti alla società fallita.
 
Per questo motivo, contestualmente all’esecuzione delle citate misure cautelari, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno proceduto all’esecuzione di un decreto di sequestro relativo sia alle quote societarie che all’intero patrimonio aziendale della nuova società attraverso cui è stata illecitamente proseguita l’attività imprenditoriale, con assets patrimoniali per un valore complessivo di circa duecentocinquantamila euro, procedendo altresì alla perquisizione locale di tutti gli immobili nella disponibilità degli indagati e sequestrando materiale d’interesse ai fini degli sviluppi delle attività di riscontro.
 
L’azione ispettiva dei finanzieri dipendenti dal Comando Provinciale di Ancona, dimostra ancora una volta l’impegno della Guardia di Finanza, coordinata dalla locale Autorità Giudiziaria, a tutela dei mercati e della libera concorrenza, garantendo il perseguimento degli obiettivi di aggressione dei patrimoni dei soggetti dediti ad attività criminose, al fine di assicurare l’effettivo recupero delle somme frutto delle condotte fraudolente, fatte di appropriazioni e distrazioni di beni societari a discapito, il più delle volte, delle casse dell’Erario.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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