Intelligenza artificiale e aziende, il futuro è adesso. Crepet: «Ma dobbiamo preservare quella reale»

Intelligenza artificiale e aziende, il futuro è adesso. Crepet: «Ma dobbiamo preservare quella reale»
Intelligenza artificiale e aziende, il futuro è adesso. Crepet: «Ma dobbiamo preservare quella reale»
3 Minuti di Lettura
Sabato 24 Giugno 2023, 19:26

CASTELFIDARDO - C’è chi la considera un’Apocalisse, chi invece una naturale evoluzione delle applicazioni tecnologiche odierne. Tutti concordano sulla sua importanza epocale. Ma nessuno aveva previsto che sarebbe riuscita a conquistare anche i settori più tradizionali della piccola e media impresa.  L’Intelligenza artificiale polarizza il confronto pubblico favorendo sponde opposte. A raccontarlo, con uno stimolante affresco a più voci sul tema, è stato il business talk “In Prima Fila” dal titolo “C’è Connected Economy”.

L' appuntamento con l'innovazione aziendale firmato da Tai Think About It per la sua seconda edizione «ha scelto - spiega Filippo Barbetta (Tai) di esporre la prima istantanea compiuta della relazione tra PMI e AI». Il talk, condotto dal vicedirettore del TGLA7 Andrea Pancani ha riunito, venerdì 23 giugno a Castelfidardo, - sala conferenze  della Garofoli -  amministratori delegati e dirigenti d’azienda italiani. Al centro della discussione che ha coinvolto manager, intellettuali ed economisti, il racconto dell'indagine su impresa ed IA a cura  dell’Università Politecnica delle Marche. Lo studio, presentato dal prof. Luca Marinelli (Univpm)  rivela che un terzo delle aziende interpellate (35%)  ha avviato un progetto di intelligenza artificiale o dichiara che investirà in AI entro l’anno. Il 10% ritiene che questa innovazione  introdurrà cambiamenti dirompenti. L’80% ritiene che avrà un impatto sulla produzione. Le maggiori barriere all’adozione di tecnologie e strumenti basati su AI sono la mancanza di competenze tecniche, tempo e risorse umane limitati da destinare a tali progetti.

I principali ambiti di applicazione riguardano la manutenzione preventiva, il controllo della qualità dei prodotti e le simulazioni (digital twins, 3-D modelling).

C'è stato anche spazio per la provocazione con il prof Paolo Crepet: «La gente non comprerebbe un testo scritto da Crepet & Intelligenza Artificiale, perché giustamente richiede l'innovazione e non la replica delle informazioni note o delle combinazioni note. Si tratta dell'antitesi della  libertà, della creatività.  Dobbiamo salvare l'intelligenza reale e non abbandonarci alla seduzione di credere che l'intelligenza sia la comodità. É esattamente il contrario. Lo insegna la vita. L'intelligenza é un rischio. Non un algoritmo. L'algoritmo deve darmi da mangiare ma il pensiero deve darmi da immaginare, da creare e da sperare».

Per Matteo Colaninno (vicepresidente esecutivo Gruppo Piaggio) occorre  «una visione che contemperi, un quadro chiaro di regole da un lato e dall'altro la possibilità di avere una gestione di informazioni e dati di livello più elevato per stare dentro quest'epoca. Ci sono 24 miliardi nel Pnrr dedicati a questo».

Tra i protagonisti del talk anche Orlando De Pippo (Group Business Developer Mashfrog) e Maria Virginia Tiraboschi (presidente di Ico Valley). «L'intelligenza artificiale è entrata a far parte anche dell’attività politica - ha commentato il sottosegretario all’Economia e Finanze Lucia Albano - Strumenti di IA sono previsti anche all’interno della legge delega fiscale attualmente all’esame del Parlamento per combattere l’evasione fiscale. Tuttavia, come ha sottolineato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è opportuno trattare la materia sia a livello europeo che internazionale. Sarà uno dei temi che verranno affrontati nell’ambito del prossimo G7 che si terrà in Puglia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA