Ceroni: "Pronti all'alleanza
​Chi non ci sta aiuta il Pd"

Remigio Ceroni
Remigio Ceroni
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Sabato 21 Marzo 2015, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 19:58
ANCONA - «Bene Marche 2020 e buona la disponibilità data dal presidente delle Marche Gian Mario Spacca» a candidarsi. «Da tempo aspettavamo questa decisione. In primo luogo perchè certifica il fallimento di 20 anni di governo della sinistra nelle Marche e la fine di quell'esperienza. Poi perchè la crisi economica che attraversa la regione non può attendere ulteriori incertezze e perdite di tempo». Lo dice il coordinatore regionale di Fi Remigio Ceroni. «Finalmente - afferma - si può condividere un grande progetto di cambiamento. Noi siamo disponibili immediatamente ad un confronto a tutto campo per un'alleanza alternativa, ampia che metta al primo posto i marchigiani e gli obiettivi programmatici più urgenti da realizzare, senza se, senza ma. Chi ci sta, ci sta. Chi non ci sta - aggiunge - si assume la responsabilità di consegnare ancora una volta le Marche al Pd, responsabile tanto a livello nazionale quanto a quello regionale della grave situazione economica e sociale che stiamo vivendo».



Ceroni spiega che Forza Italia è pronta a far parte di «un'alleanza senza condizioni con chi: mette al primo posto dei problemi l'emergenza occupazionale alla quale bisogna trovare soluzioni per dimezzare in poco tempo il numero dei disoccupati di ogni età, con particolare attenzione ai giovani. Con chi vuole sostenere le imprese e le ritiene fondamentale strumento per creare lavoro, ricchezza e benessere». E ancora, con «chi ritiene la sicurezza almeno nelle proprie case un diritto che deve essere in ogni modo garantito, pensa sia necessario sostenere le famiglie, perchè in un momento difficile come questo possono dare un grande contributo alla coesione e alla tenuta sociale del sistema, considera la salute un diritto che va garantito, facendo attenzione anche a come utilizzare il denaro pubblico con oculatezza, parsimonia eliminando sprechi e rendite consolidate». «Su queste basi - conclude Ceroni - si può costruire un'alleanza solida e condividere la personalità che meglio saprà incarnare il progetto».
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