Contagi Covid, un rialzo anomalo fa risalire l'incidenza dei nuovi positivi. Così si allontana la zona arancione

Contagi Covid, un rialzo anomalo fa risalire l'incidenza dei nuovi positivi. Così si allontana la zona arancione
di Lorenzo Sconocchini
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Giovedì 1 Aprile 2021, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 09:24

ANCONA È bastato un dato giornaliero anomalo su una delle cinque province, Macerata, per frenare la discesa della curva marchigiana dei contagi sotto quota 250 nuovi casi settimanali per 100mila abitanti, passepartout indispensabile per uscire dalla zona rossa.

Traguardo tagliato martedì, con la discesa a un’incidenza di 245,9, e di nuovo allontanatosi (anche se di poco) nella giornata di ieri, che con 807 positivi - su un totale di 2.564 test molecolari del percorso diagnosi, il 31,5% - fa salire il parametro a 257,5.
Il rialzo, circa 200 casi in più di quanti la pendenza recente delle curve ne lasciasse prevedere, è dovuto a un eccesso fuori tendenza nella provincia di Macerata, che ha registrato 260 casi in un giorno (ben 73 nel capoluogo), circa 120 in più della media dell’ultimo periodo. Colpa in parte di un accumulo di referti in ritardo (43 tamponi oltre le 72 ore) ma in parte anche a un incremento registrato in alcune classi di età “centrali”, le fasce tra i 25 e i 64 anni, che ora sono monitorate attentamente dall’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche per verificare nei prossimi giorni se si tratta di uno sbalzo occasionale o dell’avvio di un’inversione di tendenza. Le altre province invece hanno avuto un numero di contagi abbastanza in linea con la tendenza dell’ultima settimana.


Il lancio di dadi
Ma è bastato questo singolo lancio di dadi sfavorevole, nell’aggiornamento quotidiano dei contagi, per far drizzare le antenne al governatore Acquaroli. «Il dato di oggi con oltre 800 positivi ci riporta addirittura indietro di due settimane, nel mezzo del picco della pandemia» ammoniva sui social Acquaroli invitando alla prudenza, anche se in realtà due settimane fa le Marche viaggiavano a una velocità di crociera (non un’accelerata occasionale) di 344 casi settimanali ogni 100mila abitanti, ben 87 in più del dato aggiornato a ieri. Sacrosanto comunque l’invito del governatore, rivolto a tutti i marchigiani, «a continuare ad avere la massima attenzione», per non compromettere «il passaggio della nostra Regione nella fascia meno restrittiva». 
Ancora ieri comunque il governatore non disperava sulla possibilità delle Marche di superare l’esame del monitoraggio di domani, e tornare in arancione già subito dopo la Pasquetta.

Nel suo messaggio Acquaroli ricorda la pressione sugli ospedali, che comunque si è un po’ allentata. Presto per il cessato allarme: la saturazione per Covid dei posti letto totali (ora di poco sotto il 60%) diminuisce solo con una media giornaliera di nuovi sintomatici inferiore a 60. Ieri, grazie anche a 50 dimissioni, per il secondo giorno consecutivo i ricoveri per Covid sono diminuiti a 949 (-8 rispetto a martedì). 


Gli accessi in rianimazione
In particolare sono calati i pazienti nelle terapie intensive (da 150 a 146), dove nell’ultima settimana si sono liberati 10 posti letto, nonostante una media di accessi giornalieri di 8 pazienti. S’è allentata molto la pressione sui pronto soccorso, che ieri assistevano 85 pazienti Covid, 21 in meno di martedì, mentre è stabile a 268 il numero di positivi nelle Rsa. Tra tutto il sistema sanitario marchigiano ieri aveva in carico 1.302 malati di Covid (- 29). E il ritmo sostenuto delle guarigioni e dimissioni, quasi 2mila in tre giorni, ha di nuovo fatto scendere sotto i 10mila il totale dei marchigiani attualmente positivi, tra ricoverati (949) e in isolamento domiciliare (8.418).
 

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