ANCONA - La sorveglianza veterinaria e gli studi sperimentali suggeriscono che gli animali domestici siano, occasionalmente, suscettibili al contagio da Coronavirus. Per questo la Regione Marche ha emesso un vademecum per poteggere anche gli amici a quattro zampe, aggiunge che, comunque, «Attualmente, non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella trasmissione di SARS-CoV-2 all’uomo».
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«L'elevata circolazione del virus tra gli esseri umani sembra non risparmiare, in alcune occasioni, gli animali che condividono con l'uomo ambiente domestico, quotidianità e affetto. Al 2 aprile 2020, sono solamente 4 i casi documentati di positività negli animali da compagnia; due cani e un gatto ad Hong Kong e un gatto in Belgio. In tutti i casi, all'origine dell'infezione negli animali vi sarebbe la malattia dei loro proprietari, tutti affetti da Coronavirus».
«La raccomandazione generale - spiega la Regione - è quella di adottare comportamenti utili a ridurre quanto più possibile l'esposizione degli animali al contagio.
Quando si maneggia e ci si prende cura degli animali, è necessario rispettare sempre le buone misure igieniche di base e comportamentali. Ciò include il lavaggio delle mani prima e dopo aver maneggiato animali, il loro cibo o le loro provviste, nonché evitare di baciare, leccare o condividere con essi il cibo. In generale, quando possibile, le persone che sono malate o sottoposte a cure mediche dovrebbero evitare uno stretto contatto con i loro animali domestici e avere un altro membro della famiglia che si prende cura degli stessi«.
«La persona con sospetta o accertata infezione - continua la nota - deve evitare i contatti stretti con gli animali da compagnia. Gli animali che vivono in casa devono soggiornare in altre stanze o, se ciò non è possibile, bisogna mantenere una distanza dì almeno 1 metro dagli animali che vanno opportunamente confinati in spazi dedicati. La persona con sospetta o accertata infezione deve indossare guanti monouso e una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si avvicina o accudisce l’animale da compagnia.
Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone, o con una soluzione idroalcolica:
prima e dopo ogni contatto con gli animali da compagnia o con il suo ambiente; prima e dopo aver preparato loro il cibo. Pulire e disinfettare quotidianamente le ciotole del cibo e dell’acqua, nonché le superfici di stazionamento dell’animale. Le operazioni devono procedere dall’alto verso il basso. Il pavimento deve essere l’ultima superficie trattata. Utilizzare un normale disinfettante a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo, oppure con alcol 70%, indossando guanti e indumenti protettivi. La preparazione per l’uscita di casa dei cani (sgambatura), deve essere effettuata indossando mascherina e guanti ed applicando un guinzaglio pulito e disinfettato. La persona convivente non sottoposta a misure di isolamento, incaricata del servizio, deve indossare sempre mascherina e guanti. Se il servizio è effettuato da una persona esterna (parente, conoscente, Associazione) per la consegna il cane viene legato all’esterno dell’abitazione per evitare che la persona incaricata entri nella stessa.
Coronavirus e animali, i consigli della Regione: «Come proteggere anche i vostri amici a quattro zampe»
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Mercoledì 15 Aprile 2020, 12:47
Ogni superficie toccata (maniglie, porta, zerbino, ecc) deve essere pulita e disinfettata. Al rientro in casa del cane è sufficiente eseguire: spazzolatura del mantello; controllo e pulizia dei cuscinetti plantari».
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