La crisi cardiaca di Fido e i sei cuccioli di labrador: ecco l’attività del veterinario nei giorni del Covid

I cuccuioli di labrador
I cuccuioli di labrador
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Mercoledì 15 Aprile 2020, 07:12

ANCONA  - Cani con lo stomaco attorcigliato, un labrador che ha dato alla luce 6 cuccioli, crisi cardiache ma anche dei gatti caduti da balconi e finestre. Questo ed altro ancora in tempo di Coronavirus nell’ambulatorio veterinario del dottor Saverio Altamura in via della Pergola ad Ancona. «Da circa due mesi abbiamo deciso per gestire le urgenze di chiudere almeno per il momento la struttura di Monte Dago e concentrare tutto il lavoro in via della Pergola. La situazione non è semplice da gestire anche per noi i problemi non mancano». 

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«Le urgenze, per quanto possibile, vengono gestite tramite appuntamento telefonico - afferma il veterinario - Nessuna persona può entrare all’interno dell’ambulatorio proprio per prevenire qualsiasi forma di contagio. Nonostante il periodo le urgenze non mancano cosi come la preoccupazione da parte dei proprietari di cani e gatti». Tra i tanti interventi fatti anche la nascita di 6 cuccioli di Labrador, una gravidanza che lo staff del dottor Saverio Altamura ha seguito fin dai primi periodi. «La scorsa settimana abbiamo dovuto fare il taglio cesareo ma alla fine tutto è andato per il verso giusto: una bella gioia vedere questi piccoletti venire al mondo». 

Diverse anche le urgenze affrontate negli ultimi tempi. «In questi giorni ci sono capitate anche delle crisi cardiache a cani e gatti - sottolinea Altamura - torsioni di stomaco e crisi respiratorie in genere. Per quello che riguarda il trauma stradale si registra un calo piuttosto evidente, anche se ci sono capitati alcuni gatti che si sono lanciati da finestre e balconi. Fatto piuttosto insolito anche per il fatto che i felini hanno un grande senso dell’equilibrio, sempre che non si siano stancati della gente presente in casa ovvero dei padroni». 

Sulla questione della trasmissione del virus da parte degli nimali, Altamra sottolinea che «gli animali da compagnia in genere non sono veicoli di infezione. Alcuni aspetti devono essere ancora chiariti: ad esempio in cani e gatti il Coronavirus non è stato ancora isolato e questo potrebbe aprire nuovi scenari anche per la ricerca». Nei giorni scorsi è esplosa la polemica dopo l’invito a lavare i polpastrelli dei cani con acqua e varechina dopo il rientro in casa da una passeggiata. «Su questo fronte il veterinario ricorda che «questi preparati sono caustici e possono provocare delle lesioni anche gravi. Se davvero si vogliono pulire le zampe dei cani - sottolinea Altamura - è sufficiente utilizzare una soluzione di acqua e sapone, le stesse precauzioni che si adottano tra gli essere umani. Ma per gli animali la cosa onestamente mi sembra eccessiva».

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