ANCONA - Volete sottoporvi a test sierologico o tampone? Ormai si può, anche senza essere “casi sospetti” e al di fuori degli studi epidemiologici avviati nella nostra regione con gli screening sierologici per sanitari, forze dell’ordine e altre categorie di lavoratori. Il percorso è stato definito da una recente delibera di giunta regionale che disciplina, fissando anche le tariffe, le modalità per gli esami di laboratorio Covid-19. Il semplice cittadino che voglia sottoporsi, a proprie spese, al test sierologico sulla presenza di anticorpi (costo da 17 a 32 euro in base alle tipologie di accertamento) deve chiedere la prescrizione in carta libera da parte del medico o pediatra di fiducia, «che provvederà - spiega la delibera - a informare l’assistito sulle caratteristiche del test e la sua utilità».
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La prescrizione, per le precauzioni ancora necessarie in questa fase 2 dell’emergenza, va richiesta telefonicamente e deve essere rilasciata preferibilmente in modalità telematica. Sarà poi il medico di fiducia, una volta noto l’esito del test sierologico che rivela la presenza di anticorpi al virus Sars-Cov-2, a valutare il percorso successivo. Nel caso di una positività isolata alle immunoglobuline IgG (gli anticorpi che in genere si sviluppano dopo 10 giorni dai sintomi) potrebbe riferirsi a una infezione già risolta in soggetti asintomatici. In attesa di approfondimenti sul significato clinico e biologico delle IgG positive, sarà il medico di fiducia, in base all’anamnesi e alla situazione clinica del paziente, a individuare la corretta prescrizione, anche sull’astensione o meno dal lavoro. Se il test rivela una positività per IgG più IgM o IgM isolate (gli anticorpi che si sviluppano nella fase iniziale del contagio, dopo 4-6 giorni dai sintomi) «potrebbe riferirsi a infezioni recenti o in atto e deve quindi essere eseguito il test molecolare (tampone) per la ricerca del virus».
Se l’esito del test molecolare è positivo, il medico di fiducia dovrà effettuare la segnalazione al Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente o via posta elettronica o tramite l’app dedicata alla gestione dei pazienti Covid-19. Sarà il Dipartimento di Prevenzione a prendere in carico l’assistito e inserirlo nel percorso “guariti” e verificare i cosiddetti “contatti” per attivare le necessarie misure sanitarie di isolamento.
Le tariffe massime di riferimento indicate dalla Regione Marche (10 euro più 7 del prelievo per il test rapido qualitativo, 14 più 4 del prelievo per ciascuno dei due test quantitativi e 60 per il tampone) hanno «il fine di tutelare i cittadini da possibili fenomeni speculativi» e sono determinate «dal confronto con analoghe prestazioni presenti nel Nomenclatore nazionale e regionale»
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