Nas nelle mense scolastiche: una su tre non è norma. Prodotti scaduti e merce di qualità diversa da quella prevista, nelle Marche 14 sanzioni: ecco dove

Nas nelle mense scolatiche: una su tre non è norma. Prodotti scaduti e merce di qualità diversa da quella prevista, nelle Marche 14 sanzioni: ecco dove
Nas nelle mense scolatiche: una su tre non è norma. Prodotti scaduti e merce di qualità diversa da quella prevista, nelle Marche 14 sanzioni: ecco dove
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Mercoledì 15 Marzo 2023, 10:59 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 15:24

ANCONA - Formaggio scaduto e prodotti di forno non tracciabili a Macerata, carne di origine e qualità diversa da quella indicata ad Ancona. Controlli dei Nas (Nuclei Antisofisticazione e Sanità) nelle mense scolastiche di tutta Italia. Il risultato è allarmante: un terzo sono risultate irregolari, chiuse 9 cucine. Nel mirino l'igiene delle stesse cucine, la gestione degli alimenti, la mancata rispondenza tra qualità e quantità prestabilite nei capitolati dèappalto, mancanza di qualifica e preparazione del personale. Nelle Marche, su 22 mense controllate, sono state elevate 14 sanzioni. Con la prosecuzione del corrente anno scolastico, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha realizzato una campagna di controlli a livello nazionale finalizzato alla verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering assegnatari della gestione delle mense presso gli istituti scolastici. L’esecuzione delle attività ispettive ha interessato 1.058 aziende di ristorazione collettiva operanti all’interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado, dagli asili nido fino agli istituti superiori, sia pubbliche che private. Tra le ditte controllate, 341 hanno evidenziato irregolarità, pari al 31%, accertando 482 violazioni penali e amministrative, con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie per 240 mila euro.

Nel resto d'Italia

Per questo è stata disposta la sospensione dell’attività o il sequestro di 9 aree cucina operanti all’interno delle mense scolastiche per rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali, come la presenza diffusa di umidità e formazioni di muffe. In un episodio, il NAS di Potenza ha scoperto un servizio igienico adibito a estemporaneo deposito stoviglie ed utensili da cucina. Sono state altresì sequestrati oltre 700 kg di derrate alimentari (carni, formaggi, frutta e ortaggi, olio) riscontrati in assenza di tracciabilità, scaduti di validità e custoditi in ambienti inadeguati nonché destinati all’impiego nelle pietanze sebbene di qualità inferiore a quanto previsto.

Situazioni particolari hanno riguardato il deferimento all’A.G. di 22 gestori dei servizi-mensa ritenuti responsabili dei reati di frode ed inadempienze in pubbliche forniture, alla detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione ed inosservanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Gli accertamenti dei NAS hanno rilevato l’impiego fraudolento di ingredienti di minore qualità rispetto a quella pattuita nei contratti di fornitura stipulati con i Comuni, come il Parmigiano DOP sostituito con altri formaggi, uova convenzionali anziché da agricoltura biologica e prodotti congelati al posto di quelli freschi. È stata accertata anche l’assenza di uno degli ingredienti, come presso un istituto in provincia di Caserta, dove agli alunni è stato somministrato il piatto “pasta e patate” senza la presenza delle patate. La maggioranza delle infrazioni, pari all’ 85%, ha riguardato aspetti sanzionatori amministrativi come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti, la mancata attuazione dell’autocontrollo, della tracciabilità e della presenza di allergeni, elementi fondamentali per prevenire possibili episodi di intossicazione e reazioni allergiche, ancor più significativi nelle fasce sensibili delle utenze scolastiche.

Nelle Marche

Relativamente alla regione Marche, i Nas di Ancona hanno ispezionato 22 locali, fra laboratori di produzione pasti, punti cottura e ambienti di refezione scolastici, dagli asili alle università. In particolare: 8 in provincia di Ancona, 3 in quella di Ascoli Piceno, 1 in quella di Fermo, 5 in provincia di Macerata e 6 in quella di Pesaro Urbino. In un solo caso sono state accertare carenze igienico sanitarie mentre in misura maggiore carenze strutturali che hanno portato alla contestazione amministrativa di 14 sanzioni per un totale di 15.500 euro. In una circostanza, nella provincia di Macerata, è stata accertata la non tracciabilità di 15 chilogrammi di pane e prodotti da forno privi, di qualsiasi indicazione di provenienza, nonché la presenza di due forme di formaggio scadute. La merce è stata sequestrata e sono state elevate sanzioni amministrative per complessive di 3.500 euro. Nella provincia di Ancona, il legale rappresentante di una società di gestione di una mensa, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria poiché responsabile del reato di frode in commercio in quanto somministrava carne bovina diversa, per origine e qualità, da quella indicata sul menù che prevedeva in via esclusiva carne IGP (indicazione geografica protetta) e Q.M. (qualità Marche).

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