Somnium vince l’Oscar della nautica di lusso, gli interni disegnati e realizzati dallo studio di Francesca Muzio di Camerano

Lo yacht Somnium
Lo yacht Somnium
di Lucilla Niccolini
3 Minuti di Lettura
Martedì 24 Maggio 2022, 07:10

CAMERANO - Il Made in Marche, quello che nasce dalle abili mani dei nostri artigiani, viaggia nel mondo, solca i mari. E vince premi prestigiosi, come il World Superyacht Award 2022, l’Oscar della nautica di lusso, che è stato assegnato a “Somnium”. È il nome dello yacht, “da sogno”, di un armatore del Nord Europa, costruito in Olanda dalla Feadship, su progetto della De Voogt Naval Architects, i cui interni sono stati interamente disegnati e realizzati nelle Marche. La progettazione si deve a FM Architettura, lo studio dell’architetto Francesca Muzio, che ha sede a Camerano. 


La titolare, originaria di Portofino, dopo una proficua esperienza in alcuni dei massimi studi di architettura italiani, tra cui quello di Renzo Piano, è stata creative director al Crn-Gruppo Ferretti di Ancona.

Ha quindi aperto, dodici anni fa, un suo studio, che conta oggi oltre 35, tra progettisti e disegnatori, tutti marchigiani. La strategia aziendale dell’architetto Muzio è stata fin dall’inizio di affidare la realizzazione dei suoi progetti – arredamenti interni di yacht, grattacieli, hotel di lusso e residenze private – a maestranze, artigiani esperti e raffinati, del nostro territorio, in particolare dell’Anconetano. Questo premio, consegnato recentemente alle ditte che hanno disegnato e costruito “Somnium”, è solo l’ultimo, in ordine di tempo, sull’albo d’oro dello studio FM Architettura, che si è già aggiudicato lo stesso World Superyacht Award nel 2017 e nel 2020, oltre al Luxury Lifestyle Award nel 2021. Ha attualmente in cantiere grattacieli e hotel a Manila, e il Mandarin Oriental a Istanbul.


Tra le caratteristiche degli interni di “Somnium”, nella motivazione si legge l’apprezzamento per l’equilibrio delle forme e dei colori, in tutte le sfumature del blu e dell’arancione, e per l’atmosfera che l’arredamento riesce a creare: piena aderenza ai requisiti di un’imbarcazione capace di ospitare con lo stesso comfort tre generazioni, dai nonni ai nipoti. L’entusiasmo manifestato dall’armatore, nell’entrarvi per la prima volta, ha ripagato Francesca Muzio e il suo affiatato staff di un lavoro tanto complesso, impegnativo, e condotto nei mesi più bui della pandemia. Non c’è particolare, degli interni di questa barca, che non sia stato progettato e realizzato con cura maniacale: tutti pezzi unici, sia nell’ebanisteria che nella tappezzeria, in stoffe pregiate e pelle, e nei rivestimenti, molti dei quali caratterizzati da micromosaico in pasta di vetro.

«La scelta dell’architetto Muzio di stabilirsi nelle Marche – raccontano alcune sue giovani collaboratrici – è derivata soprattutto dalla ricchezza di laboratori artigianali ad alta affidabilità». Una rete di eccellenze, che si va allargando, progetto dopo progetto: un volano di valorizzazione e crescita per il nostro territorio, grazie alla fama che ha conquistato, a livello internazionale, questo studio di progettazione che, da un anno, per consolidare la sua visibilità, ha aperto a Brera una design house.

© RIPRODUZIONE RISERVATA