Bocchini, Confindustria Ancona:«Ora siamo alla follia pura. C’è bisogno di continuità». E se tra 2 mesi ricambiamo assessori?

Bocchini, Confindustria Ancona: «Ora siamo alla follia pura. C’è bisogno di continuità». E se tra 2 mesi ricambiamo assessori?
Bocchini, Confindustria Ancona: «Ora siamo alla follia pura. C’è bisogno di continuità». E se tra 2 mesi ricambiamo assessori?
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 4 Ottobre 2023, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 07:16

Pierluigi Bocchini, presidente di Confindustria Ancona: cosa pensa del caos che si è scatenato in Regione e dell’ipotesi di rimpasto della giunta chiesto dalla Lega?
«Non entro nel merito delle dispute politiche. Ne faccio una questione di natura metodologica».

Ovvero?
«Nasce una giunta nel 2020. Dopo due anni c’è un primo rimpasto dopo la diaspora dei tre assessori, che vanno a Roma e non ce li troviamo più come interlocutori. E tutta una serie di progetti, di bandi, il Pnrr, tutto quello che era stato costruito fino a quel momento, nella migliore delle ipotesi si è fermato. Poi arrivano nuovi interlocutori, che riprendono in mano le questioni».

 
Ora potrebbero essere cambiati di nuovo. Tre volte in tre anni: non male come media.
«Se davvero adesso hanno in mente di cambiare di nuovo metà giunta per metterci altre tre persone e ricominciare tutto da capo, peraltro a due anni dalla fine della legislatura, è una follia.

Rischiamo di avere avuto una legislatura di tre anni e, il resto, di beghe politiche. Come pensano che le imprese possano avere orizzonti di questo genere di fronte?».

Parliamo di questo: le imprese come stanno vivendo questa fase di instabilità?
«In questo momento stanno salendo i tassi, le banche non prestano i soldi, i prezzi delle materie prime sono alle stelle, andiamo incontro alla recessione. In un contesto come questo l’unico pensiero è cambiare gli assessori in Regione? Siamo alla follia pura».

Nelle Marche a maggior ragione: siamo anche scivolati nel gruppo delle regioni in transizione. 
«Le ragioni politiche di questa mossa non le so e non le voglio neanche sapere. Penso ai fatti. Immaginate se il presidente di Confindustria Marche fosse cambiato tre volte in tre anni: quale progettualità di politiche industriali avremmo potuto sviluppare a queste condizioni? Peraltro, a questo punto, chi ci dice che non cambieranno ancora tra un altro paio di mesi?».

E ad ogni passaggio, il nuovo interlocutore ci mette un po’ per capire come funziona la macchina.
«Sì, e poi non è detto che chi arriva abbia le stesse identiche visioni e progettualità di chi lo ha preceduto. Anzi, se così fosse, resterebbe tutto com’è; invece se si cambia significa che probabilmente arriverà qualcuno che la pensa in modo diverso. Il tutto, di fatto, alla fine della legislatura, se si considerano anche i tempi della campagna elettorale».

In sintesi: Confindustria cosa chiede alla Regione?
«Chiediamo continuità, e di avere finalmente stabilità al vertice della Regione. Chiediamo di arrivare alla fine della legislatura con gli stessi interlocutori. Come ha detto giustamente sulle vostre pagine il presidente regionale di Confindustria Roberto Cardinali: è il momento di scaricare a terra quanto fatto e progettato fino ad oggi». 

Senza colpi di spugna, insomma.
«In continuità con quella che è la giunta attuale, cercando di traguardarsi sugli obiettivi, piuttosto che su dispute interne. Non ne possiamo più».

E se, alla fine, si andasse incontro al rimpasto della giunta?
«Ripeto: saremmo alla follia totale. Non è proprio il momento di mettersi a cambiare gli assessori. Ci vogliamo connettere con il mondo e con l’economia reale, oppure vogliamo continuare a vivere sulla luna?».

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