Banca Marche, sindacati all'attacco
contro i commissari: "Suicidio mediatico"

Banca Marche, sindacati all'attacco contro i commissari: "Suicidio mediatico"
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Venerdì 17 Luglio 2015, 19:50
ANCONA - Parlano di "suicidio mediatico" e di "autolesionismo" i sindacati aziendali di Banca Marche in un volantino diffuso oggi tra i lavoratori, fortemente critico nei confronti della gestione commissariale.





Al centro delle accuse sia la vicenda legata al mancato rimborso del finanziamento concesso da Fonspa, sia le parole contenute nell'atto di citazione in giudizio con cui i legali della Banca hanno chiesto oltre 282 milioni di euro di risarcimento ad ex manager e ex vertici ritenuti responsabili del dissesto economico dell'istituto.



«L'aver accostato - si legge nel comunicato - la vicenda Banca Marche a figure quali Sindona, Calvi e al Banco Ambrosiano è un vero proprio suicidio mediatico. Peggior paragone non poteva essere scelto agli occhi della clientela e di tutti i colleghi. Chi oggi guida l'azienda non deve mettere in campo azioni che possano danneggiare la Banca. Basta con simili azioni capaci solo di terrorizzare ancor più la clientela e i nostri colleghi».



I sindacati rivolgono quindi un appello al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli affinchè nell'incontro del 23 luglio con il governatore Visco «evidenzi e stigmatizzi questo comportamento più volte reiterato, che lede il legame con il territorio, infanga la nostra azienda e chi ci lavora e la sostiene».



Non manca una critica nei confronti dell'autorità di vigilanza: «Se siamo di fronte a fatti di tale gravità sorge spontanea una domanda: tutto ciò non poteva essere individuato da Banca d'Italia e dai suoi solerti ispettori nel corso delle tante verifiche ispettive che si sono succedute dal 2006 al 2012?».
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