Il danno
E se questo fa tirare un sospiro di sollievo, dall’altra parte apre le porte ad un problema comunque rilevante: se l’influenza H5N1 dovesse raggiungere i polli degli allevamenti, andrebbero abbattuti in massa, provocando un danno non indifferente agli allevatori. Proprio per contenere le eventuali conseguenze del ritrovamento in termini di diffusione, è stato convocato d’urgenza il Gores, il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie, per fare il quadro epidemiologico conseguente alla conferma del caso di influenza aviaria ad alta patogenicità H5N1 riscontrato sull’esemplare di Beccapesci. Durante lo stesso summit, verranno definite le prime misure di gestione del focolaio, nel caso il virus dovesse iniziare a spargersi tra altri uccelli selvatici o d’allevamento.
La macchina della prevenzione si è dunque subito messa in moto per evitare un effetto domino su altri animali, ma per l’uomo non ci sono rischi.
La patologia
L’influenza Aviaria è infatti una malattia degli uccelli causata da un virus dell’influenza di tipo A, che può essere a bassa o ad alta patogenicità. Diffusa in tutto il mondo, l’influenza aviaria è in grado di contagiare pressoché tutte le specie di uccelli, anche se con manifestazioni molto diverse, da quelle più leggere fino alle forme altamente patogeniche e contagiose che generano epidemie acute. Se causata da una forma altamente patogenica, la malattia insorge in modo improvviso, seguita da una morte rapida quasi nel 100% dei casi. Di qui, la decisione di convocare d’urgenza il Gores per evitare una strage di volatili, con necessità di abbattere tutti quelli contagiati.
Martina Marinangeli
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