Usciti dal centro di accoglienza, non sono più rientrati: la fuga di 11 minori appena sbarcati ad Ancona

Usciti dal centro di accoglienza, non sono più rientrati: la fuga di 11 minori appena sbarcati ad Ancona
Usciti dal centro di accoglienza, non sono più rientrati: la fuga di 11 minori appena sbarcati ad Ancona
di Federica Serfilippi
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Sabato 14 Gennaio 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 17:23

SENIGALLIA -  Si sono allontanati volontariamente dalla struttura d’accoglienza e non sono più rientrati. Sono spariti 11 migranti alloggiati fino a ieri all’ex hotel gestito dalla Fondazione Giacomelli di Senigallia dopo essere arrivati al porto di Ancona con la Geo Barents e la Ocean Viking, le navi Ong attraccate alla banchina 22 nel giro di 48 ore. Del gruppetto di minorenni (in tutto l’ex hotel ne ospita 39 tra i 14 e i 17 anni) non si hanno più notizie.

Alla ricerca degli 11 ragazzi si sono messe immediatamente le forze dell’ordine.

Non è detto che non rientrino nelle prossime ore, considerando che parlano prevalentemente arabo e solo qualche parola di inglese. Ma non è neppure detto che ormai abbiano raggiunto, magari con mezzi di fortuna, altre regioni italiane. Tenendo anche conto di un piccolo ma non secondario particolare: la struttura d’accoglienza si trova a due passi dalla stazione ferroviaria.


L’obiettivo


I migranti, arrivati in Italia soli e non accompagnati, avrebbero espresso nei colloqui con i mediatori culturali il desiderio di raggiungere al più presto i parenti. Alcuni si troverebbero addirittura fuori dai confini italiani, in altri paesi europei. È probabile che la voglia di riabbracciare i propri cari abbia avuto il sopravvento sulla necessità di adattarsi alla nuova vita del centro dei Giardini di piazzale Morandi. Prima tappa di un percorso di accoglienza a maglie più larghe e gestite dal Ministero dell’Interno. I migranti, infatti, sono destinati a restare all’ex hotel, per un massimo di trenta giorni. Poi, devono essere spostati in comunità specifiche per i minorenni. 


La ricostruzione


Ma cosa è successo ieri? Da quanto emerso, pare che un gruppetto composto da 13 profughi sia uscito dalla struttura nel corso della mattinata. Col trascorrere delle ore, due ragazzi sono poi rientrati alla base. Degli altri 11 non si è saputo più nulla. E, data la loro assenza prolungata, sono state avvisate le forze dell’ordine che si sono subito attivate per le ricerche. Pare, tra l’altro, che alcuni avessero già provato a sgattaiolare via in maniera sospetta dall’ex struttura ricettiva, venendo però richiamati all’ordine. Ieri, in qualche modo, quella che sembra essere una fuga o comunque, in parole più tenere, un allontanamento volontario, è riuscita. In serata non si avevano ancora notizie della posizione degli 11 giovani, finiti chissà dove. Del fatto è stato informato anche il ministero Piantedosi.


Rotta verso la Sicilia


Ieri, nel primo pomeriggio, è nel frattempo ripartita dal porto dorico la Geo Barents di Medici Senza Frontiere. È diretta ad Augusta. «Dopo un cambio equipaggio e i rifornimenti necessari, sarà pronta per tornare nel Mediterraneo centrale per la sua azione salvavita» hanno fatto sapere da Medici Senza Frontiere, l’associazione arrivata con la nave umanitaria al porto dorico giovedì mattina. Trasportava 73 migranti, tra cui 22 minorenni di età compresa tra i 16 e i 17 anni. I profughi hanno toccato terra dopo cinque giorni di navigazione nel Mediterraneo. Navigazione iniziata con il salvataggio del gommone di disperati al largo delle coste libiche. 


Le destinazioni


Martedì sera, invece, Ancona ha accolto 37 migranti, arrivati a bordo della Ocean Viking della Sos Méditerranée. Tra i profughi, c’erano anche 17 minorenni. I gruppi degli under 18 hanno raggiunto l’ex hotel di Senigallia. Gli adulti, invece, hanno avuto un percorso differente: quelli della Ocean Viking sono stati collocati nei vari centri d’accoglienza della regione. Quelli della Geo hanno raggiunto il centro di smistamento di Bresso per poi andare nelle strutture d’accoglienza della Lombardia. 

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