Prima Adriavia, ora Kairos Air la compagnia aerea delle Marche è pronta per i fondi della Regione

Prima Adriavia, ora Kairos Air la compagnia aerea delle Marche è pronta per i fondi della Regione
di Andrea Taffi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 7 Gennaio 2021, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 19:58

ANCONA - Si sarebbe dovuta chiamare Adriavia, alla fine forse il nome potrebbe essere Kairos Air: stiamo parlando della nuova compagnia aerea marchigiano-spagnola che nascerà oggi e prenderà come biglietto da visita uno dei due vocaboli che nel greco antico definivano il concetto di tempo. Opposto a chronos (il tempo che scorre), kairos rappresenta il momento opportuno, l’istante decisivo. L’appuntamento è ad Ancona nello studio del notaio Stefano Sabbatini dove le previsioni accreditano un numero ristretto di futuri soci per le norme Covid anche se la zona gialla autorizza gli spostamenti tra i comuni della stessa regione. 

 
Il decollo
Tanto basterà per fare decollare la compagnia aerea made in Marche allo studio dallo scorso autunno come anticipato dal Corriere Adriatico. La fase pre-start up ha vissuto un momento decisivo lunedi scorso in una call a cui hanno partecipato 38 imprenditori di tutta la Regione. Tra favorevoli e scettici non è ancora ufficiale chi entrerà nel patrimonio. Tra i sicuri vengono considerati Francesco Merloni, Adolfo Guzzini, Nardo Filippetti, Alberto Rossi e la famiglia Davanzali, ovvero le figlie di Aldo, il fondatore della compagnia Itavia scomparso nel 2005.
L’elenco probabilmente non sarà definitivo neanche questa sera dopo le adesioni ufficiali per la costituzione della società. Il problema della firma in presenza e delle regole sul distanziamento impongono un numero ristretto di persone: per questo motivo sarà una partenza sottostimata rispetto al capitale sociale preventivato (cinque milioni) anche se nell’entourage del coordinatore, l’avvocato d’affari e consigliere di amministrazione di Ariston Thermo Paolo Tanoni, ci sono tutte le certezze che più avanti saranno in molti ad aderire.

Essendo arrivate poche procure, le festività non hanno aiutato in questa direzione. Dunque si partirà in questo modo: ci sarà il socio tecnico, la compagnia spagnola Air Nostrum per arrivare a un capitale sociale di circa 2 milioni. Il resto verrà alla prima assemblea dei soci nella quale sarà subito prevista una ricapitalizzazione. In bilico la Fondazione Marche e in bilico c’è anche il fondo Njord che la larghissima maggioranza di Aerdorica, la società che gestisce l’aeroporto Raffaello Sanzio. Secondo alcune voci vorrebbe partecipare ma è da valutare la veste visto che poi Adriavia o Kairos Air che dir si voglia dovrebbero acquisire dei servizi aeroportuali da una società dove è presente lo stesso fondo inglese. 


La grande corsa
La grande corsa per partire è dovuta a una scadenza tecnica: i bandi regionali con i finanziamenti per le compagnie che vogliono transitare da Falconara scadono a giorni e quindi il soggetto giuridico va cristallizzato in maniera veloce. Non ci sono certezze invece sulla conduzione: l’ipotesi più lineare è che ora si parta con uno dei soci al comando per l’ordinaria amministrazione e solo in secondo momento si possa scegliere, attraverso società specializzate, manager del settore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA