Alex Spinato (Ceo SkyAlps): «Per il Sanzio pronto un solo aereo, rimoduliamo l'offerta ma restiamo 45 giorni»

Alex Spinato (Ceo SkyAlps): «Per il Sanzio pronto un solo aereo, rimoduliamo l'offerta ma restiamo 45 giorni»
Alex Spinato (Ceo SkyAlps): «Per il Sanzio pronto un solo aereo, rimoduliamo l'offerta ma restiamo 45 giorni»
di Antonio Pio Guerra
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Mercoledì 6 Marzo 2024, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 08:16

Alex Spinato, Ceo di SkyAlps: siete arrivati anche voi nella giostra della continuità territoriale marchigiana. Qual è la proposta che avete rivolto ad Enac?

«Attualmente non possiamo rivelare i dettagli ma abbiamo già iniziato a discutere con Enac di eventuali modifiche alla nostra proposta e della loro fattibilità».

Secondo il presidente Acquaroli, il tema sarà la frequenza dei voli da e per Roma e Milano. Alla Regione non va giù l’idea del ritorno in un giorno diverso dall’andata.

«I nostri uffici stanno già lavorando per valutare questo aspetto.

Noi cercheremo di dare supporto all’Enac in questa fase critica ma faremo quello che potremo. Ho le mani legate: l’operativo di una compagnia aerea non lo modifichi dalla sera alla mattina».

Quindi per ora agireste soltanto come tampone?

«Per ora abbiamo parlato di supporto per 45 giorni, sulla possibilità di subentrare vedremo. Per poterci pensare dovrei avere la certezza di aver disponibile un’altra macchina in flotta che adesso è in manutenzione. E non ne conosciamo i tempi di recupero».

L’accordo con Enac riguarderebbe un solo aereo, dunque?

«Per i prossimi 45 giorni abbiamo messo a disposizione un DHC-8 da 78 posti».

Sarebbe un aereo fisso ad Ancona?

«Vedremo se potremo fissare un aereo su Ancona».

Quando possiamo aspettarci delle novità nel rapporto con Enac?

«Io conto di poter dare un feedback ad Enac entro giovedì. Poi dovremo aspettare la risposta di Enac».

Ricevuto un eventuale sì, quanto tempo ci mettereste ad avviare le operazioni?

«In una decina di giorni dovremmo riuscire a dislocare l’aeromobile. Se tutto va bene, presumo sia possibile attivare il servizio entro fine marzo».

Altro tema caldo: Napoli. Si può fare il terzetto di destinazioni?

«Nel breve periodo, no. La chiamata di Enac era per tre tratte singole e noi abbiamo risposto su quelle che siamo in grado di coprire. Ma questo bando di continuità territoriale, per come la vedo io, è impossibile da gestire con una sola macchina».

Ecco, parliamo del bando. Che ne pensa? È sostenibile per una compagnia aerea?

«Per come è strutturato il bando oggi, non si può andare avanti. È un problema di macchine, non sarebbe sostenibile nemmeno con un ATR (aereo più piccolo del DHC-8, ndr). Andrebbe ritoccato, anzi rivisto».

In che modo ed in che misura?

«Questo è un bando che va operato con una macchina sola. Altrimenti ci sarebbero due velivoli fissi su Ancona che non farebbero abbastanza ore».

Vuol dire che potreste anche non farvi avanti per subentrare ad Aeroitalia?

«O le condizioni del bando sono diverse o per noi sarebbe poco sostenibile. Con l’aviazione non si guadagnano cifre folli ma di certo non siamo qui per perdere soldi. Facciamo impresa».

Per voi è la prima esperienza con la continuità territoriale?

«Dallo scorso autunno operiamo questo servizio su Crotone. È però la prima volta sul mercato del Centro Italia».

Siete giovani, venite da Bolzano ma altro di voi proprio non lo sappiamo.

«Abbiamo 6 aerei ma il settimo e l’ottavo sono già nostri e stiamo espletando le pratiche necessarie a farli entrare in servizio. Il personale? In totale impieghiamo una novantina di persone».

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