Accoglienza nelle Marche, gli operatori turistici: «Arte, sport e convegni: superato il test pasquale»

«Ma serve un’offerta diversificata per allungare la stagione turistica

Accoglienza nelle Marche, gli operatori turistici: «Arte, sport e convegni: superato il test pasquale». Nella foto Pasquetta a Portonovo
Accoglienza nelle Marche, gli operatori turistici: «Arte, sport e convegni: superato il test pasquale». Nella foto Pasquetta a Portonovo
di Maria Cristina Benedetti
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Mercoledì 12 Aprile 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 07:22

ANCONA Una nota stonata che tuttavia non compromette la partitura. Matteo Di Sabatino segue il moto incostante della melodia: «Per il ponte di Pasqua è stato un andamento a macchia di leopardo: bene sul mare, all’altezza delle aspettative. Non si può dire altrettanto dell’entroterra». In lui convivono la suggestione dell’essere titolare di due dimore storiche di Ascoli, i palazzi Guiderocchi e dei Mercanti, e il denominatore comune da presidente provinciale di Confindustria turismo: «Difficile comprendere a fondo i motivi di questa distonia, ma resto ottimista». Inserisce le Marche, e il suo Piceno, in un circuito più ampio: «Il settore, a livello nazionale, dà evidenti segni di ripresa». Torna al local, sull’adagio dei fine settimana lunghi. «Per i prossimi ponti di primavera sono già arrivate molte richieste». Altro giro, altro test per la stagione turistica che verrà e che vorrebbe dilatare al massimo: «Per chi investe è fondamentale: incide sui fatturati, sulla costruzione del team, sulla gestione». Definisce il metodo per centrare l’obiettivo: «Serve uno strumento che estenda l’offerta oltre i classici quattro mesi caldi». Che sia una mescolanza d’arte, di appuntamenti sportivi, di convegni. Per non spezzare il ritmo del viavai dei viaggiatori. 

 


Il teorema


Passa alla messa in pratica, Paolo Costantini. Il presidente Apa, l’Associazione pesarese albergatori, e titolare dell’Hotel Astoria, dimostra sul campo il teorema della destagionalizzazione: «Sono state festività molto positive. In attesa delle cifre ufficiali, grazie anche ai tornei sportivi di pallacanestro che si sono svolti in città, si registra un +20% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2022». Affronta l’analisi del dato: «Numeri incoraggianti, che lasciano ben sperare. Quasi l’80% delle nostre strutture ricettive ha aperto. E possiamo dire che il sistema dell’accoglienza si è fatto trovare pronto». Definisce il principio: «Sarebbe fondamentale programmare un calendario di eventi che, anche a maggio, sia in grado di generare movimento». Si sofferma sul particolare: «Molto bene lo sport, ma crediamo che sarebbe utile puntare di più sulla convegnistica». 


L’attesa 


Va oltre la camera con vista, Daniele Gatti. Compie un respiro profondo e allunga il tempo d’attesa: «Per noi Pasqua non apre i giochi, per farlo dobbiamo aspettare la metà di maggio».

Non trattiene l’impazienza e con la mente è già lì, al giorno della svolta, il presidente regionale di Villaggi Marche e titolare dell’Holiday Family Village di Porto Sant’Elpidio. «Le prenotazioni sono molto anticipate rispetto all’anno passato, i mesi centrali sono già quasi esauriti». La conferma d’una tendenza: la scorsa stagione nei resort della regione si sono contati un milione e mezzo di villeggianti. La sensazione è che andrà meglio. «Come sempre - traccia il profilo del cliente tipo - i nostri flussi principali sono famiglie: arrivano dal nord, dal centro Italia e anche dal sud, soprattutto per le settimane di agosto». Non rinuncia al valore aggiunto: «Si stanno affacciando, timidamente, anche gli stranieri: tedeschi e olandesi. Stiamo diventando una destinazione sempre più appetibile». Spiega il perché: «In questi anni abbiamo riqualificato i servizi e le strutture, per sostenere il confronto con i competitor italiani». 

I conti


Uno sguardo al cielo e uno alla cassa, la parola passa a Marco Manfredi. Fa tornare i conti il presidente provinciale di Federalberghi: «È andata bene, nonostante il meteo non abbia aiutato. Fortuna un torneo di calcio giovanile che ha richiamato a Senigallia 700-800 persone». Dal suo panoramico Hotel BelSit, adagiato sulla dolcezza della collina di Scapezzano, in vista dei prossimi ponti di primavera si lascia cullare dal destino: «Dipende tutto dal clima». Sull’estate che verrà, le sfumature cedono il passo alla determinazione. «Sono già tante le chiamate per giugno, luglio e agosto». Il problema resta la bassa stagione. «Servono - è il suo monito – locali adeguati, iniziative di richiamo, essere pronti a ricevere». In tre mosse resetta la vacanza vista mare. E non solo. 
Accoglienza ed essenza dell’incanto, la sintesi secondo Guido Guidi. «Bene per tutte le Marche e l’Italia. Tornano, quest’anno, le prenotazioni estere, ora si teme l’overtourism. Un eccesso di turismo che potrebbe rappresentare una grande opportunità per la nostra regione, a patto di saperla gestire». 


Il manuale 


Dalla sua vista da sogno su Ancona e dalla malia di Portonovo, la somma di SeePort più SeeBay, Guidi stila il manuale della vacanza più sostenibile: «Senza farci travolgere, dobbiamo mantenere la nostra identità di destinazione di qualità. Lontani dal caos, dove il dialogo con il territorio sia garantito e dove la gente che lo abita sia parte attiva». Non disdegna, piuttosto armonizza: «Non significa voltare le spalle ai flussi di denaro, ma bilanciare». La bellezza ci salverà.
 

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